Flat tax: cos’è e come dovrebbe funzionare concretamente

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Fisco, tasse e tributi

(QuiFinanza.it) In cosa consiste e come funziona la flat tax, la cosiddetta tassa piatta? Quale aliquota unica viene applicata e come vengono sostituite gradualmente le aliquote Irpef?

Nel corso delle ultime settimane si è tornato a parlare ripetutamente della flat tax. A tenere alta l’attenzione sulla tassa piatta sono, da un lato, le novità introdotte direttamente dalla Legge di Bilancio 2023, dall’altro alcune proposte inserite all’interno della legge delega di riforma fiscale, che prevede l’introduzione di una tassazione agevolata per i lavoratori dipendenti.

Cosa si devono aspettare i contribuenti, nel corso dei prossimi mesi? Quali sono le novità più importanti con le quali si dovranno interfacciare nel corso dei prossimi mesi? Scopriamolo insieme.

Flat tax: le novità del 2023

I contribuenti, nel corso del 2023, dovranno gestire alcune importanti novità fiscali. Una di queste, sicuramente, è costituita dalla flat tax, per la quale è necessario andare a distinguere tre diversi punti fondamentali:

  • titolari di partita Iva: per questo particolare segmento di contribuenti, il nuovo Esecutivo è intervenuto alla fine del 2022, attraverso l’ampliamento del regime forfettario. È stato, infatti, innalzato ad 85.000 euro la soglia massima dei ricavi per poter rimanere all’interno del regime;
  • flat tax incrementale per i contribuenti non soggetti ad Irpef: anche in questo caso, per i titolari di partita Iva, sarà possibile per il 2023 applicare un’aliquota piatta per gli incrementi di reddito pari a 40.000 euro;
  • introduzione della flat tax per i lavoratori dipendenti.

Per quanto riguarda proprio i dipendenti è necessario introdurre due diverse considerazioni:

  • il Governo guidato da Giorgia Meloni, almeno stando all’ultima proposta avanzata, prevede di introdurre un’agevolazione, che dovrebbe portare a pagare di meno sugli aumenti di reddito. Proviamo a fare un esempio: nel caso in cui un dipendente nel corso del 2023 guadagni 30.000 euro e nel 2024 32.000 euro, sulla differenza – ossia sui 2.000 euro – pagherà una tassa piatta invece che le ordinarie aliquote Irpef;
  • in questo momento risulta essere già operativa una particolare agevolazione fiscale sui cosiddetti premi di produttività. I lavoratori, almeno per il 2023, pagheranno una flat tax del 5% e non l’Irpef ordinaria.

Come dovrebbe funzionare la tassa piatta

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