(Money.it) Cos’è la firma digitale? Come funziona, a cosa serve e, soprattutto, come fare? Nata come strumento fondamentale per garantire l’autenticità e l’integrità dei documenti elettronici, la firma digitale si rende sempre più necessaria.
Per ottenere la firma digitale occorre acquistare appositi dispositivi informatici, come ad esempio un lettore di smart card o una chiavetta Usb, contenenti un certificato digitale di sottoscrizione con il quale si possono firmare digitalmente i documenti che necessitano di questa forma di autenticazione.
La durata della firma digitale è di tre anni dall’attivazione del certificato di autenticazione a essa associato e deve essere garantita dai certificatori, ossia da quei soggetti che presentano requisiti di onorabilità tali da garantire affidabilità alla sottoscrizione.
In questo articolo, esploriamo cos’è la firma digitale, come richiederla, costi e come fare una firma digitale per firmare i documenti.
Cos’è la firma digitale
La firma digitale è l’equivalente elettronico di una firma autografa tradizionale. Viene associata ai documenti digitali per garantire l’autenticità del mittente e l’integrità del documento stesso. La firma digitale è basata su un sistema di chiavi asimmetriche, che comprendono una chiave pubblica e una chiave privata. La chiave pubblica viene utilizzata per verificare l’autenticità della firma, mentre la chiave privata è sotto il controllo esclusivo del firmatario e viene utilizzata per apporre la firma.
La firma digitale possiede carattere di autenticità e integrità, conferendo validità legale al documento in modo tale che lo stesso non possa essere ripudiato dal sottoscrittore.
Il suo carattere di autenticità garantisce l’accertamento dell’autore della firma, mentre il carattere di integrità assicura che questo non sia stato modificato in un secondo momento da terzi.
La definizione legale di firma digitale è contenuta, in particolare, nell’articolo 24 del decreto legislativo n. 82/2005, il Codice dell’amministrazione digitale (Cad):
“La firma digitale deve riferirsi in maniera univoca a un solo soggetto e al documento o all’insieme di documenti cui è apposta o associata.
L’apposizione di firma digitale integra e sostituisce l’apposizione di sigilli, punzoni, timbri, contrassegni e marchi di qualsiasi genere a ogni fine previsto dalla normativa vigente”.
Avere una firma digitale consente di gestire in totale sicurezza, e con piena validità legale, lo scambio di documenti in rete, sia nell’ambito dell’attività professionale e d’impresa che nei rapporti tra privati cittadini e pubblica amministrazione.
Disporre di una firma digitale permette quindi ai cittadini, ai professionisti e alle imprese di firmare documenti con carattere legale e ufficiale anche a distanza.
Come funziona la firma digitale
Il funzionamento della firma digitale si basa su complesse tecniche crittografiche.
Quando un documento viene firmato digitalmente, viene generata un’impronta digitale univoca del documento, chiamata hash. Questa impronta viene quindi crittografata utilizzando la chiave privata del firmatario, creando così la firma digitale.
La firma digitale viene poi associata al documento e può essere verificata utilizzando la chiave pubblica corrispondente.
A cosa serve la firma digitale
La firma digitale ha diverse utilità e vantaggi. Innanzitutto, garantisce l’autenticità del documento, certificando la provenienza del mittente. In secondo luogo, garantisce l’integrità del documento, poiché qualsiasi modifica apportata al documento dopo la firma invalida la firma stessa. Infine, la firma digitale ha un valore legale equiparabile a quello di una firma autografa, rendendo i documenti firmati digitalmente legalmente validi.
La firma digitale può essere utilizzata in vari contesti, come la sottoscrizione di contratti, la fatturazione elettronica, le comunicazioni con la pubblica amministrazione e molto altro ancora. La sua adozione consente di semplificare i processi, ridurre l’utilizzo di carta e favorire lo scamb
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