Fintech: la tecnologia che sposa la finanza

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
fintech

Definiamo fintech  l’utilizzo degli strumenti digitali nel mondo finanziario. Un fenomeno in espansione che sta conquistando l’Italia. Un settore sempre più dinamico, la cui crescita è confermata da diversi fattori: da un lato ci sono banche sempre più aperte alle tecnologie digitali e alle innovazioni introdotte dalle startup fintech, dall’altro l’intesse riscontrato tra i consumatori italiani e le piccole e medie imprese.

L’entrata in vigore della PSD2, la nuova direttiva europea sui servizi di pagamento, ha comportato anche una riorganizzazione delle carte, ampliando le opportunità per startup e operatori Fintech in una logica finanziaria sempre più aperta.
Secondo uno studio di Nielsen e dell’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano, la tecnologia digitale continua a diffondersi nel mondo finanziario e assicurativo: il 33% degli utenti italiani tra i 18 e i 74 anni ha utilizzato almeno un Fintech o Insurtech e lo ha fatto con  un livello di soddisfazione elevato.

Iservizi Fintech più utilizzati e quindi più diffusi tra i consumatori del Belpaese sono:

  • Pagamento con mobile, ovvero acquisto e pagamento di beni e servizi utilizzando un telefono cellulare
  • Chatbot per la comunicazione con la tua banca
  • Servizi di gestione del budget personale o familiare
  • Servizi di trasferimento istantaneo di denaro tra privati
  • Prelievo di denaro senza carta tramite smartphone.

Anche il settore delle PMI, spina dorsale del tessuto economico italiano, affronta questa rivoluzione digitale italiana in ambito finanziario e assicurativo, mantenendo una domanda più tradizionale. Il 64% delle nostre PMI dichiara di aver utilizzato prodotti e servizi finanziari pensati per le aziende come negoziazione di fatture, prestiti a medio termine, investimenti, factoring, lettere di credito, strumenti di previsione dei flussi di cassa. Ma quando si tratta di modalità di accesso a questi servizi, c’è un equilibrio tra un canale fisico (filiale o consulente) e un canale digitale (Internet banking con PC). Solo per i servizi di pagamento (come bonifici, F24, RI.BA, ecc.) domina nettamente il canale digitale (96% delle PMI).

In termini di copertura assicurativa, le PMI continuano a fare affidamento su metodi e operatori tradizionali come compagnie assicurative e banche. Solo il 2% delle PMI ha acquisito copertura tramite Internet e il 18% si è affidato a soluzioni ibride in cui la tecnologia digitale supporta il processo. Per quanto riguarda il supporto digitale, la situazione è diversa: il 55% delle PMI riceve supporto digitale dai propri agenti nella gestione assicurativa, principalmente tramite e-mail.

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