Fino al 2024 proroga anche per il bonus Verde per migliorare i nostri giardini

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura

Detrazione Irpef del 36% per i lavori volti a realizzare coperture per  giardini pensili e spazio verde è prorogata fino al 2024

Il bonus verde, ovvero la detrazione del 36% per i lavori  per giardini e spazi verdi, è stato prorogato fino al 2024. Questa agevolazione include anche le spese di progettazione e manutenzione dedicate sempre a spazi esterni adibiti a giardini,

Occorre però informarsi bene i contribuenti italiani (che hanno necessità di realizzare lavori di sistemazione a verde, coperture a verde e giardini pensili) su quali siano i lavori ammessi per ottenere la detrazione Irpef del 36%. Inoltre occorre ricordare che prevista anche una soglia massima entro cui poter sfruttare l’agevolazione pari a 5.000 euro e che quindi la detrazione massima corrisponde è di 1800 euro.

Il bonus verde  è nato nel 2017 quando la misura è entrata nella Legge di Bilancio 2017 ed è stato recentemente rinnovato fino al 2024. La detrazione  massima precedentemente citata è calcolata per ogni singolo immobile e non per ogni singola persona. ciò significa che  se il contribuente possiede più di un’abitazione, è possibile usufruire dell’agevolazione più di una volta. Inoltre, il bonus può essere richiesto anche per le spese sostenute per interventi sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, caso in cui l’importo massimo fa riferimento alla singola unità immobiliare.

Per poter accedere al bonus verde  è necessario che i pagamenti siano tracciabili e quindi eseguiti tramite bancomat, carta di credito o bonifico bancario. la detrazione Irpef potrà essere richiesta per le spese sostenute per la realizzazione e la sistemazione di giardini pensili, pozzi, coperture a verde, pertinenze o recinzioni e impianti di irrigazione. Inoltre, l’incentivo copre anche il compenso per il giardiniere che si occupa delle grandi potature e l’acquisto di piante o arbusti. Non potrà invece essere richiesta per lavori di manutenzione ordinaria periodica, poiché non connessa ad alcun tipo di intervento innovativo o modificativo, e per i lavori in economia, ossia svolti dal proprietario o dall’inquilino senza il ricorso ad un’impresa.

 

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