(Money.it) Il fermo amministrativo auto è un provvedimento molto temuto dagli automobilisti italiani con il quale l’Agenzia delle Entrate Riscossione blocca l’utilizzo del veicolo fino al momento in cui il proprietario non salda il debito maturato nei confronti dello Stato.
La pratica, in costante crescita negli ultimi anni, dimostra ancora una volta come il numero di contribuenti che non onorano alla scadenza prevista il pagamento delle tasse, le ingiunzioni fiscali, oltre le sanzioni riferite alle cartelle esattoriali, tende ad aumentare vertiginosamente.
Notevoli sono gli effetti nei confronti di chi lo riceve, non è un mistero, mentre pochi sono a conoscenza dell’esistenza di ben 5 soluzioni alle quali si può ricorrere per eleminarlo. Di quali si tratta? Nel corso dell’articolo cercheremo di fornire una panoramica completa delle chance a disposizione per liberarsi dal fermo auto.
Fermo amministrativo auto, cos’è e come funziona
Prima di scoprire insieme quali sono le 5 soluzioni per superare il fermo amministrativo auto, è bene definire con chiarezza in cosa consiste. Qualche accenno è già stato dato in apertura di articolo, ma è sempre bene approfondirne il funzionamento per evitare qualsiasi dubbio.
Il fermo amministrativo auto altro non è che un provvedimento adottato dall’Agenzia delle Entrate Riscossione a seguito del mancato pagamento di tributi, tasse (bollo auto, IVA, Irpef), sanzioni amministrative (ad esempio quelle ottenute per violazione del Codice della Strada) da parte dei contribuenti. Agisce, insomma, come garanzia di un credito legato al mancato incasso delle somme dovute dal contribuente debitore.
Attraverso questa misura l’Agenzia delle Entrate congela l’utilizzo dell’auto fino al momento in cui il contribuente provvede a saldare le pendenze accumulate.
Il fermo amministrativo comporta anche dei divieti. L’auto interessata dal fermo non può circolare, pena una sanzione pecuniaria che può addirittura arrivare a toccare gli 8.000 e
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