(BorsaeFinanza.it) Come era ampiamente atteso, la Federal Reserve (Fed) ha alzato i tassi d’interesse dello 0,25% al termine della riunione di luglio, portando il costo del denaro al 5,5%. Si tratta del livello più alto degli ultimi 22 anni. L’ultima volta che i Fed funds hanno raggiunto una soglia così elevata correva l’anno 2007 e di lì a poco si sarebbe scatenata la crisi dei mutui subprime che ha messo in ginocchio gli Stati Uniti e ha avuto ripercussioni in tutto il mondo.
Non vi sono stati grandi movimenti sui mercati finanziari dopo l’annuncio della Banca centrale, anche perché il tono tenuto dal governatore Jerome Powell nella conferenza stampa a margine del meeting è rimasto in linea con quello di giugno. Ad ogni modo, Wall Street ha chiuso sulla parità mentre il mercato obbligazionario è risultato un po’ più instabile, con i titoli di Stato a 10 anni che sono arrivati a rendere circa il 3,85%.
Fed: potrebbe non essere l’ultimo rialzo dei tassi
Lo spunto principale che il mercato voleva cogliere dalla sessione di luglio della Fed era se la stretta sui tassi sarebbe stata l’ultima del ciclo di aumenti partito a marzo 2022. Su questo aspetto, però, Powell non ha fornito certezze. Il presidente della Fed ha detto che, affinché l’inflazione torni in maniera credibile verso l’obiettivo di lungo periodo della Banca centrale al 2%, è necessario che
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