FCA, riflettori sul titolo dopo l’ok del MEF

Di Gianluca Perrotti 2 minuti di lettura
Azioni FCA

Nella gionata del 24 Giugno 2020, il MEF ha annunciato di aver autorizzato il discussissimo ed ingente prestito nei confronti di FCA

Tutto questo dopo il via libera della Corte dei conti, che tuttavia non riscalda la performance delle azioni FCA nel mercato azionario. Oggi, grazie all’accordo del Tesoro, il titolo è stato onorato.

Azioni FCA: il comunicato stampa MEF

Nell’ambito delle operazioni di Garanzia Italia, lo strumento SACE a supporto delle imprese italiane colpite dall’emergenza (COVID-19) il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha autorizzato alcune ore fa a coprire i prestiti bancari richiesti dalla controllata italiana di automobili Fiat Chrysler .

Il via libera consentirà a SACE, appartenente al gruppo Cassa Depositi e Prestiti, di garantire l’80% dell’importo del prestito richiesto, che ammonta a 6,3 miliardi.

Tutto ciò, letto nel comunicato stampa del MEF, che oggi richiederà un attento monitoraggio delle azioni di FCA (FCA), è stato possibile grazie alle nuove disposizioni contenute nel decreto di liquidità, che ha aperto le porte a tali operazioni nelle grandi società italiane. . oltre 5.000 dipendenti nel paese o con un fatturato di almeno 1,5 miliardi.

“Si tratta di un’operazione di sistema che mira a preservare e rafforzare la catena di approvvigionamento automobilistica italiana e stimolare gli investimenti, l’innovazione e l’occupazione in un settore strategico per il futuro economico e industriale del paese”,

Gualtieri ha dichiarato, sottolineando che il governo valuterà attentamente l’attuazione degli impegni assunti da FCA Italia.

L’autorizzazione del MEF è arrivata poche ore dopo quella della Corte dei conti e circa un mese dopo quella di Intesa Sanpaolo.

Riflettori puntati quindi sulle azioni di Fiat Chrysler Automobiles, che secondo molti dovrebbe registrare performance interessanti. In particolare dopo il colpo di stato di ieri, il che non è stato affatto sorprendente vista la scarsa performance delle azioni globali, rallentata dalla paura del contagio che sembra attanagliare molti governi.

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