Fame notturna: un grande rischio se si saltano i pasti

Di Barbara Molisano 2 minuti di lettura
Wall Street

Le diete restrittive o il digiuno non sono salutari. Dopo una grande privazione di cibo molte persone potrebbero reagire con lo  stress da fame “notturna”.

Una reazione studiata molto accuratamente dagli esperti

E’ stato rilevato che lo stress ha un ruolo fondamentale  nell’aumento della fame, diventando causa di eccessi alimentari.

Durante gli studi sono state studiate persone obese con e senza disturbo da alimentazione incontrollata (BED).

Lo studio del BED

I gruppi indagati hanno partecipato a due test identici, dopo un digiuno di 8 ore, di pomeriggio alcuni, altri di mattina. Tutti hanno ricevuto un pasto  prima del digiuno,  e dopo le otto ore, ai partecipanti è stato presentato un lauto buffet.

Le persone che hanno effettuato il test nel pomeriggio non hanno avuto controllo davanti alle portate che gli sono state presentate e si sono praticamente abbuffati.

Perche questa immensa fame?

La mancanze di  calorie, induce il fisico ad apportare numerosi cambiamenti. Il corpo si adatta:

Cambiano infatti i livelli ormonali alle cellule che avviano i processi di riparazione e autofagia nei confronti di altre cellule danneggiate.

Se praticato e ripartito in modo corretto, il digiuno intermittente induce uno stimolo che  genera una risposta riparativa da parte dell’organismo.

Ci sono cambiamenti positivi dopo il digiuno se è intermittente guidato da un medico, attenti invece ai digiuno improvvisati fatto come rimedi last second prima di qualche evento speciale.

Il digiuno intermittente ha degli effetti derivanti da tutti questi cambiamenti tra cui un miglioramento dei livelli di insulino-resistenza, una diminuzione dell’infiammazione sistemica e cambiamenti del profilo ormonale (con l’aumento degli ormoni anabolici si ha la mobilitazione dei grassi).

Malattie e digiuno intermittente

Si fa notare anche che tutti questi fattori risultano portare una diminuzione del rischio di insorgenza delle malattie di origine metabolica (ipertensione, diabete, malattie cardiovascolari).

Non occorre cedere alla fame notturna ma occorre mangiare poco ma spesso.

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