L’abitudine al fallimento è il miglior vaccino possibile contro la paura e soprattutto il più efficace.
Fallire dà alle persone il coraggio di provare, di buttarsi nelle avventure della vita e nei singoli giorni con una spirito diverso, di sperimentare e di sperimentarsi per migliorare, peggiorare ma soprattutto crescere ed aprire la mente alla migliore delle forse della conoscenza: la curiosità. Insomma, come diceva Confucio: “Chi non risica non rosica”.
Quindi non occorre dare troppa importanza ai fallimenti e alle cose che non vanno bene. L’importante è provarci. L’importante è familiarizzare con l’idea del rifiuto e del fallimento o con l’idea che un’azienda o un cliente scelga qualcun altro. Arrancate fa parte del percorso e non è da intendersi come una battuta d’arresto ma anzi come un’opportunità per indagare di più sulle cose che ci rendono speciali e sui nostri talenti, insomma di aiuta a scegliere tra un milione di alternative possibili quali sono quelle fatte per noi, quelle che ci consentono di autoadempierci e soprattutto di mostrare il nostro talento.
Quest’anno, il 2022, post emergenza pandemia è visto da molti come l’anno della rinascita, il momento di ricominciare e le persone si stanno buttando in molti progetti, concorsi, test, candidature a iniziative di vario tipo. In questi primi mesi di 2022 però a causa dell’inflazione, del vado energia e della guerra molte aziende hanno sospeso le ricerche del personale e molti giovani di trova ad inviare mille candidature fallimentari per posizioni a cui devono rinunciare e per cui non hanno ricevuto i feedback che avrebbero desiderato.
È anche peró l’anno dei finanziamenti, dei soldi del PNR.
Fallire “leggermente” (cioè senza strascichi particolari) non è facilissimo, alla persone a cui è capitato potrebbe capire di restarci male. Il fatto è che i benefici a medio e lungo termine sono troppo preziosi.
Se il fallimento non ci fa paura allora possiamo iniziare davvero a costruire qualcosa.
Allora è importante iniziare a buttarsi nella mischia il prima possibile, prima di rimanere bloccati dal timore di rimanere a mani vuote.
