Con il termine “Infodemia” durante il covi-19 si indetifica il proliferare di notizie sul tema anche non attendibili e provenienti da fonti incerte. Non utili e neanche attendibili queste notizie generavano panico e malcontenti.
Gli esperti di comunicazione hanno dovuto infatti ricorrere a le strategie e a comunicazioni forti e ripetitive emesse continuamente da canali ufficiali per ovviare questa tendenza.
Ma come dicono i maggiori esperti di comunicazione e informazione, l’infodemia ci ha lasciato un grande insegnamento: Ovvero come riconoscere le fake news e sconfiggerle.
Quattro i punti a nostro favore:
- La conoscenza: é l’unica arma davvero utile contro il dilagare di false notizie prima di fondamento. Crea la necessità per chi ascolta di sapere la verità e farà di tutto per ricercarla.
- Il ruolo della comunicazione istituzionale: fonti autorevoli chiare e facili da raggiungere. Occorre far comprendere a chi ascolta come si identifica il mittente istituzionale della comunicazione a cui é interessato e fargli comprendere che sarà facile da consultare. La sceglierà come prima fonte con cui interragire.
- Sensibilizzare il target di riferimento che deve andare sempre alla ricerca della verità e percepirla come una esigenza. Percepire i rischi della disinformazione aumenterà la volontà delle persone ad inseguire la conoscenza.
- Un’attenta analisi quantitativa del fenomeno della disinformazione si consentirà di comprendere dove avvengono gli errori della comunicazione e ci farà comprendere quali saranno i canali giusti su cui interagire per bloccare la nascita e lo sviluppo delle fake news.
Attenti, se le bugie sono dietro l’angolo, nel 2021 la verità è a portata di click, occorre solo cercarla!