Extreme E: le competizioni dei suv elettrici riprenderanno nel 2022

Di Alessio Perini 4 minuti di lettura
wall street

La Extreme E ha fatto sognare appassionati di tecnologia, di velocità, di corse estreme e di ingegneria e non si arresta al 2021. Dopo il grande successo della chiusure del Jurassic X Prix, la corsa dei suv elettrici continua anche nel 2022

Dopo il trionfo finale del team Rosberg, formato da Molly Taylor e Johan Kristoffersson, il campionato di Extreme E è già proiettato verso la Stagione 2 dove vedremo tappe eccezionali che lasceranno senza fiato tutti gli appassionati.

Il CEO Alejandro Agag  afferma: “Dopo una spettacolare stagione di apertura siamo entusiasti poter annunciare il calendario della nostra seconda stagione.Tutti noi di Extreme E non vediamo l’ora di ritornare in alcune delle fantastiche località di gara della stagione 2021 per vedere di persona l’impatto positivo che ha avuto la nostra serie elettrica e per vedere cosa possiamo portare di più alle comunità di quei luoghi. Speriamo anche vivamente di aggiungere il Sud America alla nostra lista di continenti e, con le visite in programma sia in Cile che in Uruguay, si preannuncia un’altra stagione entusiasmante”.

Arriva il calendario 2022:

  • si parte il 19-20 febbraio a Neom, in Arabia Saudita
  • in Sardegna il 7-8 maggio
  • in Cile (Antofagasta, 10-11 settembre)
  • in Uruguay (Punta del Este, 26-27 novembre)
  • (9-10 luglio) una tappa estiva che si disputerà o in Scozia o in Senegal

 

Una competizione Sostenibile

La St. Helena, l’ex nave Royal Mail, è il fulcro galleggiante del campionato, trasportando i veicoli della serie, le attrezzature logistiche e l’infrastruttura del paddock, oltre a ospitare la ricerca scientifica con il suo laboratorio di bordo, il tutto nel tentativo di abbassare l’ impatto della logistica di viaggio rispetto ai viaggi aerei.

Le gare testa a testa, note come X Prix, si svolgono nell’arco di due giorni, in un’area non più grande di 10 km2, con ogni squadra che schiera un pilota maschio e una femmina che completano ciascuno un giro del percorso di gara. I progettisti del percorso sono stati incaricati di selezionare con cura le opzioni del percorso, che forniscono l’azione più stimolante ed emozionante, utilizzando gli ostacoli e le caratteristiche esistenti con dislivelli e salti, al fine di ridurre al minimo l’impatto ambientale.

Gli organizzatori della gara effettuano valutazioni ambientali, sociali ed economiche approfondite di ciascuna località con una terza parte locale, supervisionata da EY al fine di salvaguardare la protezione dell’ambiente, l’inclusione sociale e le pratiche eque. Questi rapporti hanno influenzato il modo in cui Extreme E opera dal consumo di acqua, gestione dei rifiuti e illuminazione in loco fino alla gestione del territorio e garantire le gare della serie senza lasciare traccia dopo la fine dell’X Prix.

Inoltre, in ogni località, Extreme E lavora al fianco di esperti locali, governi e ONG per implementare iniziative positive dipendenti dalle esigenze regionali. Sono stati inclusi esempi di programmi legacy nella stagione 1: il finanziamento di un progetto di conservazione delle tartarughe lungo la costa del Mar Rosso; la piantumazione di un milione di mangrovie con l’ONG TO.org e Oceanium in Senegal; agroforestazione del cacao e conservazione dell’Amazzonia con The Nature Conservancy nello stato di Pará, Brasile; e la creazione di un programma di educazione al clima per oltre 3.500 scolari in tutta la Groenlandia con l’UNICEF.

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