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Redazione QuiFinanza
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La tassa sui cosiddetti extraprofitti bancari introdotta dal governo ha bisogno di essere corretta per non trasformarsi in un autogol per le casse dello Stato.
A sottolinearlo nei giorni scorsi anche il ministro per gli Esteri, Antonio Tajani, che ha parlato del rischio di tassare i titoli di Stato. In realtà, questa prospettiva è già una certezza ed è la conseguenza del modo in cui è stata impostata la gabella italiana, che si configura in modo ben diverso dal precedente già introdotto in Spagna. La norma introduce infatti un’aliquota del 40% sul margine di interesse delle banche (per la precisione sulla quota che eccede del 5% il margine di interesse del 2022) che hanno sede in Italia, facendo espresso riferimento alla voce 30 del conto economico.
Leggi questo articolo per conoscere cosa ne pensa la BCE. Il governo sta già ragionando sui correttivi. La misura presenta rischi anche per il mercato dei mutui: ecco quali.
Il nodo
Quella voce però non include solo i proventi derivanti dalla differenza del costo della r
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