Export: ottimi risultati per il Belpaese soprattutto per l’agricoltura

Di Alessio Perini 3 minuti di lettura
grano e raccolto in iatlia

L’export agroalimentare italiano potrebbe raggiungere i 60 miliardi nel 2022: un dato record nonostante le tante congiunture economiche negative in cui versano produttori e consumatori, a cominciare da un forte aumento dei prezzi dell’energia che colpisce sia le imprese che le famiglie.

Le esportazioni crescono nonostante le difficoltà

L’analisi di Coldiretti sui dati Istat mostra infatti che fino a ottobre 2022 le esportazioni agroalimentari hanno registrato un eccezionale +17,80%, nonostante la guerra e le tensioni commerciali internazionali abbiano creato uno scenario tutt’altro che globalmente friendly.

Quali sono i principali mercati di sbocco del nostro export agroalimentare? La Germania guida il gruppo dei nostri tifosi, davanti a Stati Uniti e Francia.

In netta ripresa (+18%) le esportazioni verso il Regno Unito, calate nel primo periodo della Brexit

Se crescono anche le esportazioni verso la Turchia (+25%), allora la guerra e le sanzioni hanno causato una riduzione delle esportazioni verso Cina e Russia.

Quali sono i tuoi cibi italiani preferiti all’estero?

Il vino fa da apripista, seguito da frutta e verdura fresca

“Per mantenere il trend di crescita dell’enologia e dell’agroalimentare nazionale è necessario eliminare i ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che miglioreranno la comunicazione tra il sud e il nord del Paese, oltre che con il resto del mondo. via mare e ferrovia ad alta velocità con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e merci” afferma il presidente di Coldiretti Ettore Prandini.

I fondi PNRR rappresentano un’importante opportunità per modernizzare la logistica nazionale; come sottolinea Prandini, qualsiasi ritardo arreca un danno significativo all’Italia in termini di ridotte opportunità di esportazione.

Prandini sottolinea inoltre l’importanza di supportare le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati rafforzando il ruolo strategico dell’ICE (Agenzia per la Promozione all’Estero e l’Internazionalizzazione delle Imprese Italiane) con il supporto delle Ambasciate. indispensabile sostegno agricolo

L’innegabile qualità dei prodotti italiani è molto apprezzata in tutto il mondo, come testimoniano i dati dell’export

Il primato va difeso con misure adeguate, come ha sottolineato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura: “Il 2022 è stato un anno difficile: in particolare la siccità, l’energia costosa spaventano e mettono in ansia il prossimo anno”.

Il nostro settore può svilupparsi ancora, ma se non prendiamo provvedimenti urgenti, come ha fatto il governo tedesco che ha stanziato 200 miliardi di dollari per l’economia, o la Francia, che ha fissato un tetto al costo dell’energia sostenendo l’agricoltura, noi italiani siamo in rischio maggiore rischio rispetto ad altri.

Capisco che le misure che il governo ha sono limitate, ma dobbiamo cercare di metterle a frutto per migliorare la nostra posizione e continuare a produrre cibo di qualità.

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