La crisi del settore immobiliare cinese colpisce tutto il mondo causando una giornata negativa per le Borse di tutto il mondo soprattutto per la Borsa di Milano che chiude in perdendo quasi 700 punti rispetto alla seduta di venerdì
Da Hong Kong notizie tristi per il fondo Evergrande, un colosso dell’immobiliare cinese . Ne sono responsabili i 300 miliardi di debiti che hanno causato la crisi di liquidità. I titoli del comparto e delle assicurazioni in picchiata in questa triste seduta in cui Evergrande perde l’80% del suo valore di Borsa. Una vera e “propria discesa rapida e ripida”. La prima triste scadenza per il titolo sarà quella di giovedì 23 settembre data in cui il colosso, con sede presso le isole Cayman, dovrà rimborsare ben con 84 milioni di dollari di interessi.
Il colosso cinese Evergrande ha subito un decremento in borsa dell’18,11% a Hong Kong. Durante la ” triste” seduttorio, l’Hang Seng Property index è calato del 6%. Questo indice raggruppa infatti piedi una dozzina di società del real estate. Il titolo aveva avuto un fiorente sviluppo nel 2017, anno in cui le azioni di Evergrande aveva moltiplicato per 3-4 volte il loro valore. Il fondatore Xu Jiayin era in pochissimi anni diventato uno degli uomini più ricchi del continente asiatico. La crisi non colpisce solo il titolo ma tutta la Borsa asiatica.
Gli investitoti di tutto il mondo scettici circa il destino del titolo Evergrande dandogli poche possibilità di salvezza e auspicando verso e l’incapacità della corporate di riuscire a saldare già la prima trance del titolo. La crisi di Evergrande pero’ non sarebbe un fatto isolato ma anzi in grado di determinare n crollo della società metterebbe a repentaglio l’intera economia cinese scosse in grado di colpire con un vero e proprio effetto domino tutta la finanza globale e soprattutto la crisi dei bond cinesi. Scettici anche sull’idea di ristrutturazione del debito per bloccare la caduta a picco del titolo.