Evasione IVA: il triste primato che ci vede protagonisti da ben 11 anni

Di Gianluca Perrotti 3 minuti di lettura
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Per 11 anni l’Italia è stata prima in Europa per evasione IVA. Secondo gli ultimi dati disponibili (2020), siamo ancora all’oscuro con una perdita di gettito pari a 26 miliardi di euro, che rappresenta la maggior parte dei 93 miliardi complessivi di evasione fiscale nell’Unione Europea (9,1% del previsto Quantità).

Sono i dati forniti dalla Commissione Europea, che contestualmente ha pubblicato una proposta legislativa per “L’Iva nel Millennio Digitale”, a cui partecipano Pmi, piattaforme e operatori di e-commerce, con l’obiettivo di modernizzare il sistema di dichiarazione Iva e promuovere all’interno dell’UE. commercio, limitando la perdita di reddito.

Evasione Iva: i numeri in Ue

Il termine di paragone (basato sui dati del VAT Gap Report 2022) è con l’UE27 in cui occupiamo il primo posto in termini assoluti, staccando nettamente la seconda classifica: la Francia è sul secondo gradino del podio, ma con quasi la metà del numero (14 miliardi) registrato dal Belpaese. Al terzo posto la Germania (11,1 miliardi).

In termini percentuali, il registro IVA è registrato principalmente in Romania (oltre il 35%), con il più virtuoso che si riscontra in Finlandia. L’Italia è al terzo posto per evasione fiscale con il 20,8% di IVA non pagata.

Proposta Ue contro le frodi IVA

Secondo la Commissione Europea, un buon quarto delle mancate entrate è dovuto alla frode fiscale, quindi è necessario un intervento legislativo per frenare questa preoccupante tendenza. Lo ha detto il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni. In tempi così difficili, le finanze pubbliche necessitano di entrate fiscali affidabili per sostenere i servizi pubblici e grandi investimenti per passare alle tecnologie verdi e digitali e alla sicurezza energetica.

Lo scopo del disegno di legge IVA nell’era digitale è quello di adeguare la legislazione comunitaria in materia di IVA alle nuove esigenze e tendenze attuali dell’economia digitale. Nel pacchetto di misure contro i reati IVA, è prevista l’introduzione della fatturazione elettronica per le transazioni B2B transfrontaliere come una delle misure. Inoltre, l’obiettivo è creare entro il 2028 una nuova piattaforma centralizzata per gestire i dati fiscali di tutti gli Stati membri per calcolare correttamente l’IVA da pagare.

Un’innovazione che dovrà essere coerente con le attuali regole del sistema VIES (scambio di informazioni sull’IVA tra Stati membri dell’UE). L’obiettivo è quello di fornire i dati estratti dalle fatture elettroniche in formato europeo in tempo reale, uno per uno, invece di fornire dati aggregati. Compilando questo modulo, accetto di ricevere informazioni sui servizi menzionati in questa pagina in conformità con l’informativa sulla privacy.

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