(Money.it) EurUsd sotto pressione dopo il discorso aggressivo del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Parlando davanti alla Commissione Finanze della Camera, Powell non ha fatto chiarezza sul rialzo dei tassi di interesse di marzo sottolineando che saranno guidati dai prossimi dati e che in ogni caso dovranno salire più di quanto precedentemente previsto.
L’inflazione persistente spegne dunque le speranze di una politica monetaria più accomodante. Anche dal Beige Book, il rapporto della Fed pubblicato ieri sera, emerge un lieve aumento dell’attività economica negli Stati Uniti all’inizio del 2023. Le pressioni inflattive restano diffuse e in molti distretti l’aumento dei prezzi continua a erodere il potere d’acquisto delle famiglie, mentre le spese dei consumatori sono costanti e le condizioni del mercato del lavoro sono solide.
EurUsd ha comunque riconosciuto in area 1,052-1,053 un supporto grazie alle indicazioni dei funzionari della Banca Centrale Europea, pronti a mettere in pratica analoghi aumenti dei tassi di interesse nelle prossime riunioni. Inoltre, i dati rilasciati in settimana hanno mostrato un lieve calo delle aspettative sull’inflazione dei consumatori nell’Eurozona per i prossimi 12 mesi. Il dato di gennaio si è attestato su un incremento annuale dell’8,6% (dal +9,2% di dicembre).
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