Europarlamento: “Embargo totale su gas e petrolio Russia”

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura

Il Parlamento europeo chiede un “embargo completo e immediato sulle importazioni di petrolio, carbone, combustibili nucleari e gas dalla Russia“. La risoluzione è stata adottata con una stragrande maggioranza di 513 voti favorevoli, 22 contrari e 19 astenuti.

Tutti gli eurodeputati italiani hanno votato a favore, tranne Francesca Donato, eletta in Lega e ora tra i non iscritti, che ha votato contro. Tali misure, chiede il Parlamento, dovrebbero essere accompagnate da azioni volte a continuare a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico dell’Ue nel breve termine, e passi dettagliati da seguire per la revoca definitiva delle sanzioni “nel caso in cui la Russia adotti misure volte a il ripristino dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti e il ritiro completo delle sue truppe dal territorio dell’Ucraina I deputati chiedono ai leader dell’UE di escludere la Russia dal G20 e altre organizzazioni organizzazioni multilaterali come UNHCR, Interpol , l’Organizzazione mondiale del commercio, l’UNESCO e altri per inviare “un segnale importante che la comunità internazionale non tornerà a fare affari come al solito con uno stato aggressore”.

Per rendere più efficaci le sanzioni, il parlamento chiede l’esclusione delle banche russe da Swift, il divieto di ingresso nelle acque territoriali dell’UE e la sosta nei porti dell’UE di qualsiasi nave battente bandiera. Russo. merci su strada trasporto da/per Russia e Bielorussia.

I deputati chiedono anche “il sequestro di tutti i beni appartenenti a funzionari o oligarchi russi associati al regime di Putin, ai loro delegati e prestanome, nonché a figure associate al regime di Alexander Lukashenko in Bielorussia”. Inoltre, per gli eurodeputati, le sanzioni contro la Bielorussia dovrebbero essere le stesse contro la Russia per quanto riguarda le atrocità “che sono senza dubbio crimini di guerra” commesse dalle truppe russe in Ucraina e, in particolare, a Bucha, che sono quasi completamente distrutte. Mariupol, Volnovakha e altre città e paesi, i deputati sottolineano che i responsabili di crimini di guerra devono essere ritenuti responsabili. Chiedono la creazione di un tribunale speciale delle Nazioni Unite per i crimini in Ucraina e un aumento della fornitura di armi all’Ucraina in modo che possa difendersi.

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