Euro digitale: ecco cosa sarà davvero la valuta della BCE

Di Redazione FinanzaNews24 6 minuti di lettura
Economia

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La Banca centrale europea ha comunicato di aver concluso la fase esplorativa iniziata nell’ottobre 2021 per la creazione dell’euro digitale e di aver dato il via libera alla fase due, quella volta a prepararne il lancio, per la quale serviranno almeno due anni. I cittadini europei prima di avere nel proprio portafoglio (digitale naturalmente) la valuta della BCE dovranno aspettare ben più di due anni, visto che tra l’altro le decisioni finali verranno prese a livello politico dall’Ue. In molti, tuttavia, ne hanno già sentito parlare e si domandano che cosa sia l’euro digitale e a cosa serva visto che le valute digitali già esistono.

Per rispondere alle domande più comuni che sorgono riguardo la valuta CBDC (Central Bank Digital Currency), Borsa&Finanza ha interpellato un esperto in monete digitali e criptovalute, Ferdinando Ametrano, amministratore delegato e cofondatore di CheckSig.

Dottor Ametrano ma questo euro digitale, che cosa è?

Ferdinando Ametrano, amministratore delegato e cofondatore di CheckSig “La digitalizzazione delle banconote e delle monete della Banca centrale europea. Perché ricordiamoci che finora il supporto tramite cui entriamo in contatto con la valuta della BCE è solo fisico: banconote e monete appunto. Invece il saldo del nostro conto corrente è in una moneta privata emessa da una banca commerciale. La gente questo non lo sa ma questo è proprio il fulcro dell’euro digitale. Mettere a disposizione un accesso digitale, e non solo fisico, alla moneta della Banca centrale. È una novità assoluta”.

Spieghiamo meglio cos’è il saldo del conto corrente. È una distinzione importante.

“Certo. Si tratta dell’impegno della banca a redimere quel saldo in moneta della Banca centrale, cioè in contanti. Tanto è vero che se ci presentassimo tutti insieme a ritirare i soldi dal nostro conto corrente la banca non avrebbe abbastanza banconote e monete per soddisfare la richiesta”.

E le carte di credito? Non sono già valuta digitale?

Sì, ma anche in questo caso non è garantita dalla Banca centrale”.

Ci sono differenze anche rispetto ai wallet come Satispay?

“Possiamo dire che per i wallet di questo genere l’euro digitale può essere un concorrente formidabile. Anche quella dei wallet alla Satispay è moneta privata, gestita da un istituto di pagamento”.

Quindi la differenza fondamentale è che i soldi detenuti in banca e nei wallet sono moneta privata…

“Esatto. Tanto è vero che i saldi dei conti correnti sono garantiti fino a 100.000 euro per persona e per banca. Tecnicamente, se la banca fallisse e tu avessi un deposito di 110.000 euro, perderesti 10.000 euro. Non solo, ma anche i 100.000 euro sono garantiti non dalla Banca centrale ma da un sistema interbancario di garanzia sui depositi (il FITD, Fondo interbancario di tutela dei depositi ndr). La Banca centrale non avrebbe problema a restituirti tutta la somma perché potrebbe stamparla dal nulla”.

Ma perché è utile un euro digitale? Qual è l’obiettivo della Banca centrale? Immagino che non si voglia sostituire alle banche.

“L’euro digitale è una strategia economica e geopolitica della Banca centrale europea che vuole dotare il nostro continente di un sistema di pagamenti accessibile a tutti, gratuito per un uso di base, utilizzabile in tutta l’area della moneta unica sia online che offline (i contanti non spariranno ndr) per pagamenti istantanei, sicuri e verificabili e che tuteli la privacy. È evidente dalle dichiarazioni della BCE che la creazione di una rete di pagamento europea è un obiettivo fondamentale. Ricordiamoci infatti che tutte le grandi reti di pagamento esistenti non sono europee. Visa, Mastercard, Swift per esempio, sono tutte americane”.

Dunque l’euro digitale sarà un concorrente temibile anche per le carte di credito e di debito. E per le criptovalute e le stable coin?

“Per quanto riguarda le criptovalute, e il Bitcoin quindi, non sono considerabili metodi di pagamento. Un euro digitale varrà sempre un euro mentre il Bitcoin oggi vale circa 25.000 dollari, nel 2014 ne valeva 250. Il Bitcoin è un asset di investimento. L’unica somiglianza che potrebbe avere con l ‘euro digitale è che entrambi sono, appunto, digitali. Peraltro si è fatta molta confusione in passato ritenendo che la CBDC della BCE sarebbe stata implementata sulla blockchain. In realtà la Banca centrale europea ha chiarito che non è ancora stato deciso nulla la riguardo, che si tratta di una scelta non rilevante e che probabilmente non si utilizzerà la blockchain. Con riferimento al confronto con le stable coin, che possono essere effettivamente utilizzate per trasfe


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