Esonero INPS delle filiere agricole in crisi a causa del Covid

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
rapporto inps

L’INPS comunica il rinvio del periodo di applicazione per ottenere l’esonero del  versamento di contributi per l’agriturismo e le filiere agricole ai sensi dell’articolo 222 del decreto legge n. 34/2020 (Fondo di emergenza a tutela delle filiere in crisi). La nuova scadenza è fissata al 6 ottobre, viste le difficoltà incontrate dalle aziende nella presentazione della domanda, la cui scadenza originaria per la presentazione era fissata al 30 settembre 2021.

Lo segnala l’INPS nella Comunicazione 3327 del 1 ottobre. Il beneficio si applica alle imprese legate ai settori dell’agriturismo, dell’apicoltura, della birra, dei cereali, dell’orticoltura, della viticoltura, nonché dell’allevamento, dell’allevamento di cavalli, della pesca e dell’acquacoltura. Un modulo di domanda dal titolo “Eccezione, art. 222 DL 34/2020” è disponibile sul Portale Facilitazione (ex “DiResCo”) sul sito dell’ente www.inps.it.

Dal sito della Camera di leggono anche le  principali misure contenute nel decreto-legge “Cura Italia” n. 18/2020

L’emergenza sanitaria in atto, legata al diffondersi del COVID-19, ha interessato in modo specifico il settore agricolo e della pesca. L’attività di coltivazione è stata inclusa tra quelle ritenute necessarie e, quindi, non soggette ai divieti imposti per le altre attività produttive. Viste, comunque, le difficoltà operative che rendono, in taluni casi, impossibile lo svolgersi dell’attività e, in altri, impongono una limitazione della stessa, il Governo ha previsto, con i decreti-legge cosiddetti “Cura Italia”, “Liquidità”, “Rilancio”, “Semplificazioni”, “Agosto”, “Ristori” e “Sostegni”, tutti convertiti in legge dal Parlamento, specifiche misure di sostegno sociale, interventi a garanzia della liquidità delle imprese agricole, misure per la promozione all’estero del settore agroalimentare e l’incremento del Fondo per la distribuzione di derrate alimentari. In Europa, è stata prevista la possibilità che i lavoratori stagionali agricoli possano passare facilmente le frontiere, per svolgere le mansioni cui sono chiamati in un altro Paese, diverso da quello di residenza.

Su questo link si avrà la possibilità di comprendere i diversi passaggi e le diverse iniziative per la ripresa del settore

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