Eredità: successione o donazione, cosa conviene di più?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Fisco, tasse e tributi cartelle

(QuiFinanza.it) Meglio lasciare una casa in eredità o, attraverso una donazione, intestare l’immobile direttamente ad un parente? Quali sono gli strumenti per dividere equamente il patrimonio tra i vari familiari? Ma soprattutto quali sono gli strumenti che permettono di risparmiare sulle tasse?

Sono molti i genitori che, raggiunta una certa età, pensano a come ripartire il patrimonio accumulato in una vita di lavoro tra i figli, i nipoti ed il coniuge. Oltre all’assetto patrimoniale, il pensiero necessariamente si sposta a questioni di carattere fiscale, che sono necessariamente collegate ai vari passaggi di proprietà. Quando si vengono a creare queste situazioni, immancabilmente, fa capolino la consueta domanda: conviene di più la donazione o la successione? Cerchiamo di analizzare nel dettaglio le situazioni che si possono venire a generare.

La ripartizione dei beni di una persona anziana

Nel momento in cui un qualsiasi soggetto abbia intenzione di trasferire un proprio bene ad un’altra persona, può seguire due strade diverse: l’atto di donazione o il testamento. Quando si sceglie la prima opzione, il bene entra immediatamente nella proprietà del beneficiario, nel secondo caso il passaggio di proprietà avviene unicamente dopo la morte del testatore.

La donazione è una pratica facile: è sufficiente recarsi da un notaio con due testimoni, i quali, generalmente, sono messi a disposizione direttamente dallo studio notarile. Nel caso in cui chi sta effettuando la donazione non vuole privarsi del bene prima della propria morte, può riservarsi l’usufrutto. Il classico esempio in questo caso è la donazione della nuda proprietà di un immobile: l’usufrutto permette di continuare a viverci


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