Eredità investimenti, a chi va il patrimonio finanziario del defunto?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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(Money.it) Il patrimonio finanziario è una parte peculiare dell’eredità, innanzitutto per la sua caratteristica di astrattezza rispetto agli altri beni ereditari, ma anche per la differenza di procedure che lo caratterizzano. La prassi che gli eredi devono seguire comprende in particolare i rapporti con gli istituti di credito, i quali sono tenuti per legge a verificare con precisione tutti i dettagli del caso prima di trasferire la proprietà degli strumenti del defunto. Una volta conosciuti i passi fondamentali, in realtà questa prassi poi si rivela piuttosto semplice, nulla di troppo diverso dagli adempimenti richiesti per il trasferimento di altri beni ereditari.

Per sapere come agire se l’eredità comprende investimenti, conti correnti e titoli è prima necessario appurare con certezza chi sono gli eredi e quali sono le quote spettanti loro. Questa informazione deve infatti essere resa agli istituti di credito, oltretutto alcune decisioni devono essere prese di comune accordo fra tutti gli eredi. Quando ci si chiede a chi va il patrimonio finanziario del defunto, il dubbio nasce dal fatto che spesso si guarda a questi aspetti come sostanzialmente differenti dai beni materiali, quando in realtà le leggi successorie non fanno alcuna distinzione.

A chi va il patrimonio finanziario del defunto con o senza testamento

Come anticipato, la successione del patrimonio finanziario del defunto segue le medesime regole del resto dell’eredità. Questo significa che azioni, titoli, obbligazioni e conti correnti spettano agli eredi designat


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