Eredità al convivente, quali diritti per chi non è sposato?

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
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(Money.it) Per lungo tempo, la normativa legale sul matrimonio ha posto lo status di conviventi in una delicata considerazione sociale. Con il passare degli anni, questa differenza si è poi assottigliata sempre di più, in parallelo ai provvedimenti della legge e dei giudici che hanno contribuito a tutelare questa forma di legale. Ad oggi, i conviventi godono fra loro di diritti e doveri molto simili a quelli coniugali, ma mancano ancora diverse tappe per poter parlare di una vera equiparazione. Uno dei temi più complessi è proprio l’eredità al convivente, che nonostante il progresso giuridico è ancora carente di tutele.

I diritti successori per chi non è sposato sono infatti pressoché nulli. Questo significa che in assenza di testamento al convivente superstite non spetta nulla del patrimonio ereditario. Già questo punto potrebbe risultare particolarmente ostico (e non al passo con i tempi), ma la sua diretta conseguenza è ancora peggiore. Non solo il convivente non eredita in assenza di testamento, ma anche l’eventuale testamento non può devolvergli l’intera eredità se ci sono eredi legittimari.

Eredità al convivente, i diritti successori per chi non è sposato

L’eredità non va mai al convivente per legge, in quanto non considerato erede. La soluzione migliore per ovviare a questo ostacolo è quindi il testamento, purché venga eseguito tenendo conto delle leggi successorie.

È il Codice civile a stabilire il funzionamento dell’eredità, del testamento e la definizione degli eredi, tra i quali i conviventi non rientrano. Fra gli eredi, alcuni sono particolarmente tutelati, in quanto godono di una quota ereditaria (la quota di legittima) che non può essere loro negata, ma nemmeno ridotta. Poi, nella pratica, il testamento può anche ignorare questo principio, ma di fatto gli eredi legittimi hanno la possibilità di agire in giudizio e impugnare il testamento per ottenere quanto gli spetta per legge.

Di conseguenza, lasciare tutta l’eredità al convivente se sono presenti gli eredi legittimari non è una mossa funzionale. È vero che in un primo moment


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