Indennità fino a 800 euro per Partite IVA in Gestione Separata di sussidio ISCRO. Fino alla fine di Ottobre è possibile farne richiesta
L’ammortizzatore sociale per gli iscritti ISCRO è previsto in via sperimentale per il triennio 2021-2023, con le domande che si presentano entro il mese di ottobre di ciascun anno. Anche dal 2022 in poi, dunque, si potrà procedere da gennaio a ottobre. Si può utilizzare la procedura web con proprie credenziali (SPID, CIE, CNS, PIN INPS), rivolgersi ai patronati o chiamare il contact center (803 164 da rete fissa oppure 06 164164 da rete mobile).
I lavoratori autonomi con i requisiti per l’indennità ISCRO possono presentare domanda all’INPS entro il 31 ottobre 2021 per il nuovo ammortizzatore sociale riservato agli iscritti alla Gestione Separata, introdotto dall’ultima Legge di Stabilità (commi da 386 a 400, Legge di Bilancio 178/2020), che può andare da 250 a 800 euro al mese. Le informazioni inerenti a questo sostegno sono presenti nella Circolare 94/2021. Spetta alle Partite IVA che nell’anno passato hanno avuto un reddito inferiore a 8.145 euro ed in calo di almeno il 50% rispetto al triennio precedente. Il documento di prassi INPS fornisce tutte le indicazioni nel dettaglio su requisiti, incompatibilità, calcolo della prestazione e presentazione della richiesta di sussidio.
In sede di presentazione della domanda, l’assicurato deve autocertificare i redditi prodotti per ciascuno degli anni di interesse, e l’INPS esegue poi una verifica con l’Agenzia delle Entrate. Il requisito di reddito è quello sopra descritto, quindi chi presenta domanda entro il 31 ottobre deve aver conseguito nel 2020 un reddito massimo di 8.145 euro, che deve essere inferiore al 50% della media dei tre anni 2017, 2018 e 2019. Attenzione: rileva solo il reddito da lavoro autonomo, e non possono presentare domanda coloro che hanno altre tipologie di reddito (dipendente o parasubordinato o di partecipazione ad impresa).
Ecco anche gli altri requisiti ISCRO:
- Non essere titolari di pensione e non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie: l’ammortizzatore è invece compatibile con compatibile e cumulabile con l’assegno ordinario di invalidità.
- Non essere beneficiari di Reddito di cittadinanza.
- Regolarità contributiva.
- Essere titolari di partita IVA attiva da almeno quattro anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso