Eni, il buyback potrebbe arrivare a 3,5 miliardi, cosa fare con l’azione?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Finanza ed economia

(BorsaeFinanza.it) Eni è pronta ad avviare il nuovo programma di buyback da 2,2 miliardi di euro, con possibilità di salire fino a 3,5 miliardi. Ottenuto il via libera dall’assemblea degli azionisti del 10 maggio 2023, il gruppo guidato dal riconfermato ad Claudio Descalzi avvierà già nei prossimi giorni la prima tranche del riacquisto di azioni proprie.

Il primo blocco riguarderà un massimo di 62 milioni di azioni Eni, una cifra equivalente a circa il 2% del capitale sociale. L’esborso massimo è fissato in un miliardo di euro e tra le finalità vi è anche quella di costituire un “magazzino titoli” di cui poter disporre nel contesto di eventuali operazioni di finanza straordinaria, quali ad esempio emissioni di prestiti obbligazionari convertibili. Gli acquisti saranno eseguiti sull’Euronext Milan tramite un intermediario abilitato, che agirà in piena indipendenza.

Le condizioni che possono far salire il buyback

Il programma di buyback andrà realizzato nell’arco di 12 mesi, considerando un ammontare di 2,2 miliardi di euro. Questa cifra, però, potrà aumentare fino a un massimo complessivo di 3,5 miliardi di euro sulla base di eventuali upside che riguardano essenzialmente l’incremento del flusso di cassa operativo. A valle della prima tranche saranno avviati gli acquisiti successivi destinati a completare il piano.

Intanto, il Cda ha conferito le deleghe a Descalzi, che inizia ufficialmente il quarto mandato consecutivo alla guida di Eni. Attribuite le deleghe anche al nu


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