Enel: il fondo sovrano norvegese si oppone alla nomina di Scaroni

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it) Volano botte da orbi tra il governo Meloni e gli azionisti attivisti di Enel per le nomine al vertice del colosso energetico italiano. Il fondo petrolifero sovrano norvegese, che detiene una partecipazione del 2,2% nel capitale di Enel, ha riferito di non sostenere il candidato di Palazzo Chigi Paolo Scaroni alla presidenza dell’azienda alla prossima assemblea generale del 10 maggio. Invece voterà a favore di Marco Mazzucchelli, l’uomo scelto dall’hedge fund londinese Covalis, che alla fine del mese scorso ha presentato una lista alternativa di candidati al Consiglio di Amministrazione in segno di sfida a quella annunciata dal governo.

In quell’occasione, Covalis ha affermato che “il processo di selezione attuato dallo Stato mancava di trasparenza”. In particolare, l’amministratore delegato del fondo, Zach Mecelis, ha parlato di un “processo tossico” che dovrebbe finire perché “ostacola la valutazione del mercato azionario della società”. A prendere parte alla crociata di Covalis contro le scelte del governo anche Mondrian Investment Partners, proprietario di un pacchetto di azioni Enel dell’1,7%. La società d’investimento si è detta “preoccupata per le scelte di Roma e delusa dalla mancanza di trasparenza”.

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