Elon Musk e Neuralink: il chip nel cervello di un uomo

Di Alessio Perini 2 minuti di lettura

Si chiama Neuralink ed è il prossimo obiettivo del magnate Elon Musk che dopo vari esperimenti punta al cervello umano. Ad anticipare la notizia la Mit Technology Review

Impianto con molto successo in animali molto simili agli uomini come  maiali e macachi, Neuralink si fa largo verso nuove e stupefacenti sperimentazioni. Avvolta nel suo mistero, la  società di impianti cerebrali fondata Neuralink ha fatto parlare molto di se perché è proprietà di uno dei più grandi “Paperon de Paderoni del Globo ovvero di Elon Musk. Il magnate e la sua cyber società  tenteranno di impiantare il “chip” nel cervello di un essere umano. il primo passo per Neuralink sarà quello di trovare un validissimo direttore di studi clinici e ha anche appena pubblicato un annuncio di lavoro per questa figura e “ciò significa che probabilmente sta pianificando di tentare il suo primo intervento chirurgico su un essere umano per installare la sua interfaccia cerebrale ad alta larghezza di banda”.

A darne la notizia la Mit Technology Review che afferma: “Neuralink tenterà di dare a un paziente paralizzato il controllo cerebrale tramite il mouse di un computer, per scorrere, fare clic e probabilmente digitare. Uno dei suoi migliori ingegneri aveva precedentemente detto a Ieee Spectrum che l’azienda avrebbe cercato di battere l’attuale record mondiale di digitazione cerebrale. Attualmente quel record è detenuto da Dennis DeGray, un uomo paralizzato”.

Mit Technology Review ha raccontato la storia di Dennis DeGray  lo scorso anno raccontando che può digitare 18 parole al minuto utilizzando un altro impianto cerebrale sviluppato da un consorzio di ricercatori accademici chiamato BrainGate.

Per Elon Musk il futuro è già presente e si scrive “Neuralink” che ci farà comprendere il nostro cervello, interfacciaci con esso e soprattutto ci svelerà la sua complessa architettura per usarlo al meglio.  

Come dice il claim della società “Ogni giorno costruiamo strumenti migliori per comunicare con il cervello. Con il team giusto, le applicazioni di questa tecnologia sono illimitate”.

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