(Money.it) Elezioni amministrative Catania 2023, la guida al voto: tutto pronto per le comunali che in tutta la Sicilia – nel resto d’Italia invece le urne si sono aperte due settimane fa e ora è il momento dei ballottaggi – si terranno domenica 28 e lunedì 29 maggio.
Sono in totale sette i candidati in corsa. Dopo varie vicissitudini, questa estate il sindaco uscente Salvo Pogliese si è dimesso per poi essere eletto senatore alle politiche dello scorso 25 settembre; in queste elezioni amministrative a Catania il centrodestra alla fine ha scelto di puntare su Enrico Trantino.
Intesa trovata anche tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle: il candidato unitario del Fronte Progressista sarà il professore universitario Maurizio Caserta. Non mancheranno poi diversi candidati civici mentre Sud Chiama Nord ha deciso di puntare su Gabriele Savoca.
Con gli immancabili sondaggi elettorali che prima dello stop molto hanno fatto discutere, vediamo nel dettaglio data e orari delle elezioni amministrative Catania 2023, chi sono i possibili candidati e quali sono i dettami della legge elettorale.
Elezioni amministrative Catania 2023: la data
La Regione Sicilia, vista la sua autonomia, ha stabilito che il primo turno delle elezioni amministrative nell’isola si terrà in data domenica 28 maggio (dalle 7 alle 23) e lunedì 29 (dalle 7 alle 15), con gli eventuali ballottaggi che invece si svolgeranno domenica 11 e lunedì 12 giugno con i medesimi orari.
Nel resto del Paese invece per le elezioni amministrative si è votato il 14 e 15 maggio, con i ballottaggi che si terranno nello stesso fine settimana delle comunali in Sicilia.
La legge elettorale
La legge elettorale delle elezioni amministrative in Italia è di stampo maggioritario per quanto riguarda l’elezione del sindaco, mentre la ripartizione dei consiglieri avviene in maniera proporzionale.
Essendo Catania un Comune con più di 15.000 abitanti, se nessun candidato al primo turno dovesse ottenere il 40% dei voti allora si procederà a un ballottaggio tra i due più votati. Nel caso si dovesse verificare una perfetta parità nel testa a testa, sarà eletto sindaco il candidato più anziano.
Per garantire la formazione di una maggioranza solida e di conseguenza una sostanziale governabilità, alle liste collegate al candidato sindaco risultato vincitore verrà attribuito il 60% dei seggi. I restanti posti nel Consiglio verranno poi assegnati alle altre liste in maniera proporzionale attraverso il “metodo D’Hondt”.
Alla divisione dei seggi, si andranno a eleggere nel totale 36 consiglieri escluso il sindaco, saranno ammesse tutte le liste e i gruppi di liste di candidati che avranno superato la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi.
Per quanto riguarda le modalità di voto, nei comuni con p
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