(Money.it) No, l’alluvione in Emilia-Romagna non risolve la siccità. Le alluvioni, così come le frane e altri eventi atmosferici estremi sono sempre più comuni nel nostro Paese per colpa del cambiamento climatico che non è più una crisi, ma un’emergenza sistematica. Alla base dell’alluvione in Emilia-Romagna ci sono due fenomeni: uno meno comune, ovvero l’effetto Stau e uno ormai tristemente noto, ovvero la siccità.
Sono stati questi due fenomeni a determinare la tragica alluvione, causa di 9 decessi (al momento) e decine di migliaia di sfollati. Non mancano, neanche di fronte a simili tragedie, i contestatori del cambiamento climatico che fanno notare, in maniera quasi ironica, come suoni strano che si passi dalla siccità alle inondazioni in così poco tempo.
Eppure la situazione è ben più complessa di così. Capire che cos’è l’effetto Stau, e come questo si è abbattuto su una terra arida, può indirizzare l’attenzione pubblica verso soluzioni quali piani di adattamento al climate change e interventi per mettere in sicurezza le zone a più alto rischio.
Effetto Stau colpevole dell’alluvione: che cos’è?
La tragica alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna è dovuta a una serie di cause. Non si tratta sicuramente di semplice maltempo ed è bene chiamare quanto accaduto e quanto accadrà sempre più di frequente nel prossimo futuro con il proprio nome: cambiamento climatico. Tra le concause dell’alluvione avvenuta c’è un fenomeno chiamato effetto Stau.
Con effetto Stau si indica un fenomeno metereologico nel quale una corrente d’aria in risalita su una catena montuosa perde parte della propria umidità e questa causa precipitazioni (sia di natura piovosa che natura nervosa). Il fenomeno è tipico delle zone limitrofe alle catene montuose, dove le precipitazioni sono più abbondanti.
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