(Money.it) Le misure del Pil per l’Unione Europea relative all’anno fiscale 2022 sono finalmente disponibili. Dipingono un quadro positivo conservativo, con la guerra in Ucraina che ha un impatto minore di quanto si pensasse in precedenza.
Secondo i dati diffusi mercoledì da Eurostat, il Pil è aumentato del 3,5% nel 2022 nel suo complesso nell’Unione europea. Nel 2021, il Pil era aumentato del 5,4%, terminando il rimbalzo post-Covid e raggiungendo finalmente i livelli pre-pandemia.
Questa crescita mostra che l’Unione europea rifiuta ancora l’idea di una recessione, che molti ipotizzano avverrà nel 2023. L’invasione russa dell’Ucraina ha innescato una grave crisi energetica che, come mostrano i dati, non ha colpito così forte come inizialmente pensato.
Il paese con le migliori prestazioni nell’Ue è la Grecia, con una crescita del 1,4% nel quarto trimestre rispetto all’ultimo trimestre. Dall’altra parte dello spettro, la Polonia è l’economia con le peggiori performance, con un calo del 2,4% per la stessa misura.
Infine, i dati mostrano anche un miglioramento dell’occupazione, che è aumentata del 2% nell’Ue e del 2,3% nell’Eurozona nel 2022.
Una possibile recessione
Tuttavia, il quadro
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