Ecco quando le Partite Iva in regime forfettario possono ottenere il bonus da 100 euro

Di Valentina Ambrosetti 2 minuti di lettura
Partita IVA

L’Agenzia delle entrate ha chiarito le modalità di applicazione del Bonus 100 euro per il 2024, fornendo indicazioni importanti per i lavoratori dipendenti. Ma a chi spetta realmente questo trattamento integrativo?

Nel 2020 è stato introdotto il Bonus 100 euro, sostituendo il precedente Bonus Renzi da 80 euro. Da allora, è stato prorogato anno dopo anno, confermandosi anche per il 2024. Ma a chi è destinato?

Requisiti per ottenere il Bonus 100 euro

Il bonus spetta ai lavoratori con reddito fino a 15.000 euro annui, con possibilità di riduzione per redditi fino a 28.000 euro. Le detrazioni devono rispettare determinati criteri per ottenere il trattamento integrativo.

I titolari di Partita Iva possono beneficiare del Bonus 100 euro se possiedono anche redditi da lavoro dipendente. Tuttavia, le Partite Iva con solo redditi da lavoro autonomo non sono ammesse al trattamento integrativo.

Le regole per le Partite Iva in regime forfettario

Anche le Partite Iva in regime forfettario possono ottenere il Bonus 100 euro, purché i redditi da lavoro autonomo siano sommati a quelli da lavoro dipendente. I forfettari devono rispettare determinati requisiti per avere diritto al trattamento integrativo.

Il trattamento integrativo può essere erogato tramite busta paga, conguaglio annuale o dichiarazione dei redditi. I requisiti e le modalità di calcolo sono specificati dall’Agenzia delle entrate per garantire un accesso equo al bonus.

Il Bonus 100 euro rimane un sostegno importante per numerosi lavoratori, confermandosi anche per il 2024. Con le nuove indicazioni dell’Agenzia delle entrate, è possibile avere chiare linee guida su come ottenere questo trattamento integrativo e godere dei benefici previsti

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