Il Bonus Maroni in busta paga è diventato una realtà per chi decide di rimanere al lavoro nonostante abbia già maturato il diritto alla pensione. Questo incentivo consente di ricevere una somma netta corrispondente alla quota di contributi previdenziali a proprio carico, fino al momento della pensione.
Esonero contributivo rimandato per chi resterà al lavoro
L’esonero contributivo, che non è automatico ma va richiesto, si applica dal momento in cui scatta la prima decorrenza utile della teorica pensione Quota 103. Con le nuove finestre mobili previste per il 2024, è importante tenere conto delle tempistiche e delle regole stabilite dalla Legge 197/2022 e dal Decreto del 21 marzo 2023.
Nuove tempistiche e regole per l’incentivo alternativo a Quota 103
Le regole per l’incentivo sono state definite nell’articolo 1, comma 286-287 della Legge 197/2022 e prevedono che i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato che raggiungono i 62 anni di età e 41 di contributi restando al lavoro possano richiedere il Bonus Maroni. Questo permette di accumulare un montante individuale meno sostanzioso rispetto alla pensione tradizionale, ma consente di continuare a lavorare fino al momento della pensione.
Calendario e regole per il 2024
Le prime decorrenze utili per chi matura il requisito nei primi sette mesi dell’anno sono state stabilite come segue: dipendenti del privato iscritti alla gestione esclusiva dell’AGO: 2 agosto 2024; dipendenti del privato iscritti a una gestione diversa: 1° settembre 2024; dipendenti pubblici iscritti alla gestione esclusiva dell’AGO: 2 ottobre 2024; dipendenti pubblici iscritti alle altre gestioni: 1° novembre 2024.
Come presentare la domanda di incentivo Maroni
La domanda può essere presentata direttamente sul sito dell’INPS con SPID, CNS o CIE, rivolgendosi al patronato o chiamando il Contact Center INPS. Le istruzioni dettagliate sono contenute nella circolare INPS 82/2023.