Con il decreto numero 370 del 22 maggio 2024, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha stabilito le nuove retribuzioni medie giornaliere per il 2024, destinate alla categoria dei piccoli coloni e compartecipanti familiari fissate, provincia per provincia, in base alle misure già stabilite per i lavoratori agricoli a tempo determinato, come riportato nella tabella allegata al decreto.
Reddito medio convenzionale giornaliero
Per l’anno 2024, il reddito medio convenzionale giornaliero, utilizzato per il calcolo dei contributi e delle pensioni per gli iscritti alla gestione dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni, è stato fissato a €63,06, di fatto un parametro fondamentale per determinare le prestazioni previdenziali e i contributi dovuti dai lavoratori agricoli.
Inoltre, mezzadri e coloni che scelgono di iscriversi all’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti, vedranno il reddito medio per il 2024 equiparato a quello determinato per i salariati fissi e nel caso in cui esistano diverse classi di retribuzione, bisognerà considerare il reddito medio della classe di retribuzione meno elevata, in modo da garantire una base di calcolo uniforme e trasparente.
Implicazioni per i lavoratori agricoli
Le disposizioni contenute nel decreto 370/2024 sono cruciali per i piccoli coloni e i compartecipanti familiari, poiché definiscono i parametri economici su cui si baseranno le loro future prestazioni previdenziali e la scelta di allineare le retribuzioni medie giornaliere a quelle dei lavoratori agricoli a tempo determinato permette di standardizzare il trattamento economico all’interno del settore agricolo, facilitando la gestione delle risorse umane e previdenziali.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel garantire equità e sostenibilità nel settore agricolo, sta dimostrando un grande impegno e una dedizione non comune e con una retribuzione media giornaliera ben definita, i lavoratori agricoli possono avere maggiore certezza riguardo ai loro contributi previdenziali e alle future prestazioni pensionistiche.