(Money.it) Il conflitto russo-ucraino alle porte dell’Unione Europea ha portato l’opinione pubblica a interrogarsi più volte sulla sicurezza aerea dei paesi dell’Est Europa. Il timore è che gli aerei che sorvolano aree geografiche limitrofe a quella del conflitto possano essere colpite per errore da possibili missili.
L’industria aerea non ha dimenticato la tragedia aerea del 2014 – durante la guerra del Donbass scoppiata dopo l’annessione della Crimea alla Russia
– quando il volo commerciale Malaysia Airlines MH17 (partito dai Paesi Bassi con destinazione Malaysia) fu abbattuto da alcuni missili lanciati da gruppi ribelli filorussi mentre sorvolava la regione del Donbass.
È più che naturale domandarsi se sia effettivamente pericoloso viaggiare o sorvolare paesi come la Polonia, l’Ungheria o la Slovacchia. Per poter trovare risposta a queste domande bisogna consultare le direttive dell’Agenzia per la sicurezza aerea dell’Unione Europea (Easa), la quale fin dall’inizio ha monitorato i cieli dell’Europa Orientale, indicando quali Paesi non sorvolare.
Easa, si può viaggiare nell’Est Europa: escluse Russia e Ucraina
Fin dall’invasione dell’Ucraina l’Easa ha avvertito immediatamente le compagnie aeree di interrompere alcune loro tratte in quanto sorvolavano aree con un certo rischio potenziale. È per questa ragione che le compagnie aeree stanno evitando lo spazio aereo ucraino in conformità con le linee guida emesse dalle autorità dell’aviazione.
Inoltre il regolatore si occupa di aggiornare settimanalmente i rapporti di valutazione sulla sicurezza dello spazio aereo intorno all’Ucraina attraverso il Conflict Zone Information Bulletin (qui). Attualmente, l’Easa ha messo in guardia le compagnie aeree che sorvolano le regioni di Ucraina, Moldavia, Russia e Bieloru
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