(BorsaeFinanza.it) Capita spesso di vedere grandi e più piccole aziende avere una doppia quotazione in Borsa. In genere una società diventa pubblica in un mercato che considera principale, perché più prestigioso e che attira maggiori investitori, e magari in una seconda fase decide di quotarsi in uno secondario. Ma succede sovente anche che la situazione venga invertita, ovvero che un titolo risulta quotato in una Borsa di minore prestigio e in seguito decide fa il grande salto approdando in una più grande proprio per accrescere la propria dimensione.
Doppia quotazione: meccanismo di funzionamento
La doppia quotazione implica che una società abbia una quotazione primaria e una secondaria. La prima fa riferimento alla Borsa principale, di solito più prestigiosa tipo il NYSE o il Nasdaq. Nella Borsa primaria vengono scambiate le azioni per la prima volta, in genere dopo un’offerta pubblica iniziale. In tale mercato l’azienda acquisisce credibilità e gli investitori tendono maggiormente ad acquistare le azioni. L’azienda poi potrebbe decidere di aumentare la liquidità con un nuovo apporto di capitale. A quel punto ha luogo una quotazione secondaria, che avviene in un’altra Borsa. Di conseguenza, il titolo della società viene trattato in due mercati diversi, con tipologie di investitori che possono differire.
Non sempre un’azienda può quotarsi in più mercati, in quanto vi sono dei requisiti a volte molto severi da rispettare. Uno riguarda le dimension
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