(Money.it) In seguito all’accettazione dell’eredità si apre la successione, procedura che può richiedere un tempo variabile a seconda del contenuto dell’eredità e dalle eventuali disposizioni presenti. La successione, peraltro, non si completa finché l’asse ereditario non viene ricostruito completamente. Per capire dopo quanto arriverà l’eredità è poi opportuno distinguere fra i beni diversi che la compongono. La parte dell’eredità rappresentata dal conto corrente del defunto, ad esempio, segue la normativa del Codice civile sulla liquidazione degli eredi. Per quanto riguarda i beni immobiliari è invece necessario procedere con la voltura catastale.
Quanto tempo ha la banca per liquidare gli eredi
Come è noto, il conto corrente del defunto viene immediatamente bloccato non appena la banca apprende conoscenza del suo decesso. Il blocco serve a garantire la preservazione del denaro del defunto e soprattutto a evitare che possa essere minato da persone non autorizzate. In sintesi, il conto corrente rimane bloccato finché non vengono individuati con assoluta certezza gli eredi e le quote loro spettanti.
La banca procederà poi a sbloccare il conto, al fine di liquidare gli eredi secondo le quote ereditarie rispettive. La distribuzione delle quote deve avvenire entro 6 mesi, così come previsto dal Codice civile, anche se il contratto specifico del conto corrente potrebbe contenere termini diversi, in ogni caso più ristretti e mai più larghi. In tal proposito, si ricorda che gli eredi hanno la facoltà di richiedere alla banca la documentazione relativa al conto corrente del defunto, compreso il contratto e l’estratto conto.
Ci si chiede quindi da quando parte il termine massimo di 6 mesi se il conto è stat
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