(Money.it) La donazione è uno strumento molto utile per regalare un immobile, soprattutto se il beneficiario è un familiare. Le imposte per la donazione sono infatti ridotte rispetto alle donazioni verso terzi. Per procedere in modo corretto bisogna però capire se ci sono dei rischi e come prevenirli. A questo proposito, bisogna considerare l’effetto sull’eredità e le eventuali pretese degli altri eredi, oltre alle possibili conseguenze per il donatario che riceve l’immobile.
Cosa serve sapere per donare un immobile a un familiare
La donazione immobiliare deve necessariamente avvenire con l’ausilio di un notaio, in quanto supera in ogni caso il modico valore. In questo proposito, è bene sapere che le spese del professionista ricadono su chi riceve l’immobile, in quanto è il donatario a beneficiare della procedura. Se l’immobile oggetto della donazione non è in proprietà del donante si può procedere anche con una donazione indiretta, che invece non necessita dell’atto pubblico.
Si configura la donazione indiretta quando il donante trasferisce i soldi necessari all’acquisto della casa oppure paga direttamente il venditore per conto del donatario. Ovviamente deve essere indicato espressamente nell’atto di acquisto che si tratta di una donazione, che è a titolo gratuito.
Oltretutto con la donazione è possibile trasferire anche diritti reali diversi dalla proprietà, ad esempio l’usufrutto e il diritto di abitazione. Si tratta quindi di uno strumento particolarmente efficace per aiutare i propri familiari e disporre nel modo più congruo possibile del proprio patrimonio. Il fatto che le donazioni rientrino nel patrimonio ereditario può anche essere un elemento positivo per il donante, che può tentare di limitare le liti per la successione.
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