Donazione di soldi tra parenti: quando vanno dichiarati

Di Redazione FinanzaNews24 4 minuti di lettura
Fisco, tasse e tributi cartelle

(QuiFinanza.it) Come devono essere gestiti, sotto il profilo fiscale, i soldi che vengono regalati o donati? Sono molte le situazioni in cui si possono trovare i contribuenti ed è sempre opportuno gestirle in maniera corretta. Come devono essere gestiti soldi regalati ad un figlio? Come funziona, da un punto di vista strettamente fiscale, la donazione effettuata ad un amico o ad un parente? In questa sede non ci occuperemo, ovviamente, dei piccoli importi. Per intenderci non sono oggetto di nostro interesse i cinquanta euro regalati per Natale ad un figlio o ad un nipote.

Una donazione è un’operazione che, in molti casi, può essere effettuata tramite bonifico o una qualsiasi altra transazione bancaria. Chi riceve queste somme deve provvedere a dichiararle al fisco? Quando possono essere effettuate in contanti? Cerchiamo di comprendere come debbano essere gestite queste operazioni in modo da non incorrere in sanzioni o in spiacevoli controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Le donazioni di denaro

A definire nello specifico in cosa consiste una donazione ci ha pensato l’articolo 769 del Codice Civile, il quale ha espressamente previsto che:

“La donazione è il contratto col quale, per spirito di liberalità, una parte arricchisce l’altra, disponendo a favore di questa di un suo diritto o assumendo verso la stessa un’obbligazione”.

Sicuramente una delle forme più comuni di donazione è quella costituita da del denaro: per spirito di liberalità viene trasferito del denaro da un soggetto all’altro. Uno dei casi più frequenti è quello di vedere dei genitori regalare del denaro ai propri figli. La donazione, però, può avere come destinatari anche soggetti terzi, che possono essere delle associazioni o degli enti. Quando si vengono a creare queste ultime situazioni è sempre obbligatorio recarsi da un notaio, che provveda a certificare l’effettiva donazione. Nel caso in questo dovesse essere fatto, si tratta di un semplice passaggio di denaro, che non viene regolamento in alcun modo e per il quale non può essere richiesta la restituzione.

L’articolo 782 del Codice Civile prevede che la donazione debba essere fatta attraverso un atto pubblico. È quindi obbligatorio recarsi da un notaio ed è necessario che siano presenti due testimoni. Questi devono essere capaci di agire e non devono trarre alcun interesse o vantaggio dalla donazione. Nel caso in cui la donazione sia di modico valore, l’articolo 783 del Codice Civile prevede che non sia necessario un atto pubblico.

La dichiarazione dei redditi

Nella maggior parte dei casi una donazione in denaro risulta essere di modico valore. Questo significa che è valida anche quando non c’è un atto pubblico. È importante, comunque, effettuare il trasferimento del denaro in maniera tracciabile, in modo da poter giustificare in qualsiasi momento l’operazione che è stata effettuata.

È importante ricordare che le donazioni non costituiscono un reddito assoggettabile ai fini Irpef. Quest


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