Il Consiglio dei ministri recepirà e valuterà le proposte arrivate dal confronto con le Regioni per trovare una nuova strategia per l’aumento dei contagi e per non avere gli stessi problemi delle Germania e del Nord Europa
Giancarlo Giorgetti a termine dell’Eicma alla Fiera di Rho, a Milano ha affermato: “La situazione sta continuamente cambiando, di settimana in settimana, e credo a breve ci saranno altre decisioni.
“Nella fase attuale nelle quale la campagna vaccinale è in corso e le indicazioni scientifiche internazionali non escludono la possibilità che il soggetto vaccinato possa contagiarsi, pur senza sviluppare la malattia, e diffondere il contagio, la presentazione di una delle certificazioni verdi Covid-19 non sostituisce il rispetto delle misure di prevenzione e contrasto della diffusione del contagio, quali in particolare l’utilizzo della mascherina (mascherina chirurgica o dispositivo che conferisce superiore protezione come gli Ffp2) in ambienti chiusi. Le Regioni propongono anche impianti da sci aperti, ma con numero chiuso per gli ingressi, se la situazione epidemiologica dovesse peggiorare. In zona arancione e in zona rossa, qualora sia prevista l’apertura degli impianti di risalita, limitare il numero massimo di presenze giornaliere mediante l’introduzione di un tetto massimo di titoli di viaggio vendibili, determinato in base alle caratteristiche della stazione o comprensorio anche sciistico, con criteri omogenei per Regione o provincia Autonoma o comprensorio anche sciistico, da definire sentiti i rappresentanti di categoria e delle strutture ricettive e concordati con le aziende sanitarie locali competenti per territorio.
Dalla regioni :
“Allo stato attuale, l’accesso a funivie, cabinovie e seggiovie (qualora utilizzate con la chiusura delle cupole paravento) è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19. Per quanto gli impianti che portano sulle piste: per gli impianti chiusi (funivie, cabinovie), la portata massima all’80% della capienza del veicolo con uso obbligatorio di mascherina a protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o dispositivo che conferisce superiore protezione come gli Ffp2)”.
Per gli impianti aperti (seggiovie, sciovie), “la portata massima al 100% della capienza del veicolo con uso obbligatorio di mascherina a protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o dispositivo che conferisce superiore protezione come gli Ffp2). La portata è ridotta all’80% se le seggiovie vengono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento”.