Vuoi accedere al fondo perduto previsto dal Dl n. 73/2021? è possibile inviare una nuova domanda correttiva di contributo a fondo perduto (Dl Sostegni bis) entro il 2 settembre.
Entro il 2 settembre si possono ancora inoltrare le richieste di contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Sostegni bis (Dl n. 73/2021, commi da 5 a 15), alternativo ai fondi già erogati dall’Agenzia delle Entrate ai beneficiari del primi ristoro. Entro la stessa data, in caso di errore è possibile presentare una nuova domanda per sostituire quella errata. Il modello di domanda si trasmette per via telematica, con credenziali personali attraverso il servizio web sul portale Fatture e Corrispettivi del sito internet dell’Agenzia delle Entrate; per chi utilizza i canali telematici Entratel / Fisconline l’istanza si inoltra anche tramite delegati.
Il contributo è riservato ad esercenti attività d’impresa, arte e professione e di reddito agrario, titolari di partita IVA (attiva alla data del 26 maggio) residenti o stabiliti in Italia, enti non commerciali compresi gli enti del terzo settore ed enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento di attività commerciali. Il bonus può avere importo massimo di 150mila euro, prevede come requisito un calo mensile medio del fatturato e dei corrispettivi dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 di almeno il 30% rispetto al periodo dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020. Chi ha i requisiti per il nuovo ristoro e ha già ottenuto il contributo automatico nei giorni scorsi, potrà ottenere l’eventuale integrazione.
Per chi ha sbagliato la domanda può correggerla con l’invio di una nuova domanda (corretta) che annulla e sostituisce quella precedente (con errori). Ma è possibile solo se non è già stato erogato il contributo. In pratica, si può inoltrare una nuova richiesta solo se la prima domanda risulta in lavorazione, sospesa o scartata. Se l’istanza è scartata per errori sui dati, ad esempio l’IBAN, è possibile inviarne una nuova richiesta con le informazioni corrette. Se il problema è invece legato ad incongruenze nelle dichiarazioni dei redditi, è necessario eliminare il problema alla radice, ossia mettersi in regola entro la scadenza fissata per l’inoltro della nuova domanda.