Come andare in pensione con la quota 41? I requisiti per i lavoratori precoci che vogliono lasciare il mondo del lavoro
Anche per il 2022 sarà possibile accedere alle pensioni precoci e sarà quindi è necessario presentare domanda di uscita dal mondo del lavoro utilizzando la Quota 41 ed utilizzando le stesse finestre temporali degli anni passato: 1° marzo e 30 novembre.
La normativa in vigore consente di andare in pensione anticipata rispetto a requisiti individuati dalla Legge Fornero. Ampliata anche la platea dei beneficiari dell’APE Sociale per ciò che concerne i lavori definiti gravosi e non riguarda la pensione dei precoci, la cui platea dei beneficiari è rimasta la stessa. Queste misure sono un anticipo di quelle previste nella riforma delle pensioni tra quelle contenute nella Legge di Bilancio 2022. Già in precedenza era stata chiesta un’estensione anche ai lavoratori precoci, ma in questa fase la manovra non ha previsto questa apertura, pertanto nel 2022 restano invariati i requisiti di accesso a questa opportunità di pensione agevolata così come le categorie di soggetti aventi diritto.
Per accedere alla pensione precoce per i lavoratori è necessario quindi presentare domanda che ci consente di accedere al diritto entro il 1° marzo di ogni anno. Le domande che giungono tardi, presentate comunque non oltre il 30 novembre, sono prese in esame in caso ci siano risorse finanziarie residue. In caso di esito positivo, dopo opportuna verifica della copertura finanziaria, si potrà presentare la domanda di pensione anticipata online sul sito INPS, tramite Contact Center o tramite patronati.
Per andare in pensione con la Quota 41, nonostante l’età, lavoratori precoci dovranno avere ulteriori requisiti e rientrate in una delle quattro categorie di lavoratori:
- dipendenti disoccupati inseguito ad un licenziamento individuale o collettivo, per giusta causa o risoluzione consensuale, che abbiano terminato da almeno 3 mesi, la fruizione della NASPI o altra indennità;
- caregiver o dipendenti ed autonomi che al momento della domanda, assistono da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado con handicap o in una situazione di gravità ai sensi della legge 194;
- lavoratori dipendenti e autonomi che hanno una riduzione della capacità lavorativa, con una percentuale di invalidità civile, superiore o uguale al 74%;
- addetti a mansioni usuranti o gravose. Le mansioni gravose citate in questa norma che consentono il pre-pensionamento devono essere state svolte per almeno sette anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa e sono specificate dalla legge 67/2011. Ad esse si aggiungono ulteriori professioni indicate nella Legge di Bilancio 2017.
Il nuovo elenco di lavori gravose riservato agli aventi diritto all’APE Sociale, non di somma agli altri requisiti per il raggiungimento dellapensione anticipata dei lavoratori precoci, che resta dunque quello contenuto nell’allegato E della legge 232/2016.