(BorsaeFinanza.it) Il dollaro USA è tornato a mostrare i muscoli nel mercato delle valute. Dai recenti minimi, la moneta americana è risalita energicamente e quest’anno ha guadagnato circa l’1% rispetto a un paniere di valute comprese nel Dollar Index. Il ritmo tenuto dal biglietto verde è lontano rispetto a quello del 2022, in cui il profitto era stato dell’8%. La sua ripresa però è un segnale che non può essere sottovalutato.
Lo scorso anno una serie di rialzi dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve per contrastare l’inflazione ha spinto gli investitori a comprare in massa dollari americani grazie al rendimento maggiore. Inoltre, la situazione di incertezza globale a livello geopolitico con la guerra Russia-Ucraina, economico con la crisi energetica e finanziario con il crollo dei mercati, ha rivalutato il dollaro USA nella sua veste di bene rifugio.
A partire dall’ultima fase del 2022 e per tutto il mese di gennaio, la situazione nel mercato valutario si è rovesciata, grazie al raffreddamento dell’inflazione che ha dato forza all’ipotesi di un rallentamento dell’inasprimento monetario della Fed tenuto fino a quel momento. Un’inflazione che si è rivelata però ostica e un’economia statunitense eccezionalmente resiliente, secondo i dati macro più recenti, hanno cambiato ancora
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