(BorsaeFinanza.it)
Il dollaro USA è scivolato al livello minimo degli ultimi tre mesi. Il Dollar Index – che misura l’andamento della moneta americana rispetto a un paniere di valute internazionali – è arrivato oggi fino a 102,38 prima di risalire. Gli investitori hanno venduto il biglietto verde dopo le dichiarazioni rilasciate da Christopher Waller, uno dei membri del board della Federal Reserve di solito più aggressivo sulla politica monetaria. Durante il think tank American Enterprise Institute, Waller ha detto che i tassi di interesse probabilmente non aumenteranno più, mentre è possibile che vengano tagliati se l’inflazione continuerà a rallentare. “Sono sempre più fiducioso che la politica sia attualmente ben posizionata per rallentare l’economia e riportare l’inflazione all’obiettivo della Fed del 2%”, ha affermato.
L’indice dei prezzi al consumo per il mese di ottobre è diminuito al 3,2% negli Stati Uniti, più in basso rispetto alle aspettative del 3,3% degli analisti. Un percorso di discesa importante se si pensa che a giugno dello scorso anno il costo della vita stazionava al 9,1%. “Se vediamo che la disinflazione continua per diversi altri mesi – non so quanto tempo potrebbe essere, tre mesi, quattro mesi, cinque mesi – potremo iniziare ad abbassare il tasso di riferimento” ha aggiunto Waller. Tutto ciò “non ha nulla a che fare con il tentativo di salvare l’economia. È coerente con ogni regola politica. Non c’è motivo di dire che manterremo il tasso di riferimento alto” ha precisato. Tuttavia, Waller ha avvertito che lo scenario di atterraggio morbido potrebbe saltare in caso di shock improvviso con una “recrudescenza delle pressioni sui prezzi”. A quel punto, “ulteriori aumenti dei tassi rimangono una possibilità”.
Dollaro USA: il mercato punta sulla Fed
Nel mese di novembre, il dollaro USA ha perso il 3,6% e ora è sulla buona strada per la sua peggiore performance mensile nell’ultimo anno. Questa tendenza è rafforzata dal fatto che sul mercato degli swap i trader stanno scommettendo che il primo taglio dei tassi avvenga già a maggio 2024 con una probabilità dell’80%.
L’investitore miliardario Bill Ackman è convinto che la Fed inaugurerà una politica accomodante prima di quanto previsto dal mercato, addirittura nel primo trimestre del prossimo anno. “Quello che sta succedendo è che il tasso di interesse reale, che è ciò che ha un impatto sull’economia, conti
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