Dollar Index: cos’è e com’è composto

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it) Uno dei modi principali per seguire l’andamento del dollaro americano è quello di far affidamento al Dollar Index. L’indicatore è nato a marzo del 1973, con un valore iniziale che è stato fissato a 100. Storicamente tale parametro ha raggiunto un massimo storico nel 1985 a 164,72 punti, mentre ha visto il momento più basso nel corso del 2008, quando scoppiò la grande crisi e l’indice raggiunse quota 70,70 punti.

Lo scorso anno il paniere è stato molto forte, poiché la Federal Reserve ha iniziato ad alzare i tassi d’interesse per combattere l’inflazione più alta degli ultimi 40 anni, rafforzando in questo modo il dollaro USA rispetto alle altre valute. Mentre negli ultimi sei mesi ha perso circa il 10% grazie al rallentamento dell’indice dei prezzi al consumo e alle aspettative che la Banca centrale americana riduca il ritmo delle strette sul costo del denaro. Ma cos’è in realtà il Dollar Index e come è la sua composizione? Ecco una guida che illustra tutto quello che c’è da conoscere su questo importante indicatore.

Dollar Index: definizione e funzionamento

Il Dollar Index può definirsi come un indice che misura la forza del dollaro USA nei confronti di un paniere delle principali valute mondiali. Un aumento di tale benchmark indica che il biglietto verde si sta rafforzando sul mercato valutario, mentre una diminuzione significa che la moneta americana si sta indebolendo. Avendo preso come riferimento il valore di 100, ogni volta che l’indicatore si trova al di sopra della soglia, il messaggio è che il dollaro statunitense risulta più forte delle altre valute rispetto a quanto lo era nel 1973. Il contrario succede se il


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