(Money.it) Un viaggio di vacanza all’estero spesso si conclude con gli acquisti di souvenir, oggetti o cibi e bevande, da riportare ad amici e parenti. Ma cosa si può portare da un viaggio all’estero e cosa no? Esiste della merce che non può varcare i confini e viene bloccata alla dogana. Sono diversi i prodotti che non possono essere riportati in Italia, cioè che finiscono nelle mani della dogana e per non sprecare soldi in regali che non giungeranno mai ad amici e parenti è bene sapere come funziona.
La dogana infatti è un ente che controlla le entrate e le uscite di tutte le merci ed è chiamato ad applicare le leggi dello Stato in cui risiede fisicamente. La dogana ha l’obbligo di controllare le merci, applicare dazi dove necessari, vietare alcune merci che per loro natura non sono autorizzate e controllare ciò che ritengono sospetto in pacchi e bagagli dei viaggiatori.
C’è però differenza tra i controlli doganali nei viaggi all’interno dell’Europa e i viaggi fuori dall’Unione Europea. Infatti nel territorio europeo vige la libera circolazione di persone, capitali e merci e per questo si può viaggiare senza passaporto e si possono far circolare prodotti senza alcun diritto di dogana. La dogana fuori dall’Unione Europea invece è tutta un’altra storia. Ecco cosa si può portare da un viaggio all’estero e cosa non può essere introdotto in Italia di rientro da un viaggio.
Dogana: cosa si può riportare da un viaggio in Ue?
Quando si parla di viaggi e cosa è possibile riportare in fatto di dogana è ben distinguere il circuito europeo da quello extra europeo. Mentre all’interno dell’Unione Europea di norma si può portare tutto ciò che è acquistabile nei negozi, nel circuito extra europeo sono presenti molti più limiti.
All’interno del circuito europeo è possibile riportare da un viaggio all’estero anche prodotti come alcol e tabacco, ma potrebbero esserci li
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