(Money.it) Anche quest’anno – nonostante il modello precompilato, disponibile dal 2 maggio 2023, nell’area personale MyInps – molti contribuenti si rivolgeranno ai centri di assistenza fiscale (Caf) per l’invio della dichiarazione dei redditi con modello 730/2023.
Specialmente chi ha poca dimestichezza con regole e procedure fiscali, nonché non sa da dove iniziare nell’invio fai da te del modello 730/2023, preferisce mettersi al riparo da errori avvalendosi dei servizi (solitamente onerosi) di Caf e patronati, consegnando a loro i documenti necessari per la dichiarazione dei redditi riferita all’anno d’imposta 2022.
D’altronde, nonostante l’invio del modello precompilato verrà autorizzato solamente da giovedì 11 maggio, i centri di assistenza fiscali hanno già iniziato a raccogliere la documentazione necessaria in quanto possono procedere fin da subito con le attività d’intermediazione. Il che ha un ulteriore vantaggio: oltre a non correre il rischio di commettere errori nell’invio del modello 730/2023, ci si assicura di ricevere un eventuale rimborso Irpef – laddove dal conguaglio ne dovesse risultare un credito – in tempi brevi.
Per questo motivo ancora oggi i Caf, come pure i commercialisti, vengono presi d’assalto nel periodo della dichiarazione dei redditi. A tal proposito, laddove anche voi preferiate rivolgervi a un esperto piuttosto che districarvi con il modello 730 precompilato (che comunque è molto semplice e veloce da utilizzare) vi consigliamo di iniziare fin da subito a raccogliere i documenti necessari.
Ma cosa serve per la dichiarazione dei redditi con modello 730/2023? Quali sono i documenti richiesti? Quali scontrini vanno conservati? Ecco l’elenco completo nonché tutte le informazioni utili per non dimenticare nulla d’importante ai fini della pratica.
Cosa serve per il 730/2023: documenti personali
Come pri
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