Docente senza vaccino fa lo sciopero della fame

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
vaccino covid 19

Le dichiarazioni che Alba Silvani, docente di 62 anni, di Sulmona (Aq) fa all’ Adnkronos fanno il giro del mondo. Non è la storia di  “una no vax”, ma di un insegnante che esercita da 21 anni e non avendo il Green pass non viene fatta entrare a scuola.

La Silvani spiega con una semplice frase il suo diniego al vaccino:”questo vaccino anti Covid sperimentale” . La docente messa alla porta dalla scuola continua la sua protesta : “almeno per cinque giorni – evidenzia – ribadendo le mie ragioni e chiedendo il rispetto del diritto costituzionale al lavoro e contro ogni forma di discriminazione”.

Ha anche inviato una lettera al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Ecco cosa afferma la Silvani:

“Il green pass è discriminatorio e l’obbligo del tampone imposto agli insegnanti ogni 48 ore, non solo è fortemente invasivo e insostenibile sia sul piano sanitario che economico, ma rappresenta una discriminazione rispetto ad altre categorie come ad esempio i parlamentari e i lavoratori del Parlamento che possono entrare senza nessun obbligo di green pass: proprio i parlamentari che fanno le leggi valide per tutti gli altri cittadini! I parlamentari non debbono esibire nulla, mentre a noi si chiede la “tessera verde” per poter lavorare. E’ giusto? L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro (articolo 1 della Costituzione) e non sul green pass. L’obbligo del green pass è anche contro l’articolo 3 della Costituzione che, tra l’altro, vieta ogni discriminazione rispetto a condizioni personali e sociali. Tale obbligo, che rappresenta una forma surrettizia dell’obbligo a vaccinarsi, è anche contro le decisioni dell’Europa, la quale – sostiene – ha stabilito che ‘è necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate e hanno deciso di non sottostare a vaccinazione” (Regolamento CE 953/2021, punto 36). E’ ingiusto sostenere che il vaccino non è obbligatorio e poi rendere impossibile la vita a chi non vi si sottopone. Tra l’altro non c’è bisogno di imporre il green pass agli insegnanti, categoria che ha raggiunto il traguardo del 92% di vaccinati e quindi ha superato l’obiettivo dell’immunità di gregge. Io ho continuato a lavorare in aula con i bambini quando tutti avevano paura del Covid e hanno optato per la didattica a distanza”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version