DNA e lenti a contatto: il futuro è nelle lenti progressive

Di Barbara Molisano 3 minuti di lettura
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Ogni persona ha degli occhi unici non solo per il colore dell’iride, ma anche per la loro anatomia, abitudini e difetti visivi. Questa è la ragione per cui le lenti standard possono risultare meno confortevoli di quelle personalizzate, ma anche queste ultime non sono sempre perfette poiché ogni individuo le indossa in modo differente e ha una postura unica del corpo e della testa, influenzando il proprio sguardo in modo unico.

Il futuro si chiama I-Zoom

Fino ad oggi, trovare un paio di lenti progressive perfette è stato particolarmente difficile per i presbiti, ma grazie alla tecnologia e all’intelligenza artificiale, la loro esperienza visiva può cambiare completamente con I-Zoom di DAI Optical, la prima lente progressiva totalmente personalizzata che garantisce un comfort visivo inimmaginabile fino ad ora. Questa lente elimina le distorsioni ottiche, offre una visione laterale priva di difetti e una messa a fuoco perfetta a ogni distanza per ottenere il massimo potenziale visivo del paziente.

Il DNA per progettare una lente personalizzata

Il segreto sta nella progettazione della lente, che viene generata dall’algoritmo DNA Patch Calculation, che analizza e rielabora i parametri visivi grazie a un innovativo modello matematico. In questo modo, la lente viene ottimizzata punto per punto attraverso una serie di micro-patch per garantire una visione perfetta e senza distorsioni o sfocature in qualsiasi circostanza.

La lente I-Zoom viene progettata e personalizzata attraverso l’app I-Check, che scannerizza gli occhi del paziente, rileva i loro movimenti e quelli del capo e fornisce i dati necessari per la personalizzazione completa della lente. Grazie ai dati acquisiti, è possibile realizzare la centratura per la visione da lontano e da vicino, personalizzando la lente anche in base ai parametri facciali, abitudinali e della montatura.

Utilizzando gli algoritmi genetici della tecnologia DNA Patch Calculation, la lente I-Zoom viene ottimizzata a livello locale e microscopico, riducendo notevolmente le aberrazioni nelle zone periferiche ed eliminando le distorsioni conosciute come “effetti ondeggiamento”.

Le ricerche danno risultati davvero positivi

Secondo i test, le lenti I-Zoom hanno mostrato una riduzione del 30% circa delle aberrazioni laterali rispetto a una lente progettata con i metodi tradizionali e hanno eliminato la sensazione di ondeggiamento senza alcuna riduzione dell’ampiezza del campo di visione nitida.

Inoltre, grazie alla Pupyl Opening Technology, la lente I-Zoom consente di assecondare il processo di midriasi (cioè la dilatazione della pupilla in base alle condizioni di luce), assicurando una visione naturale ed agiata filtrando l’ingresso della quantità di luce in entrata all’interno della lente. Questo aiuta l’occhio nella delicata fase di dilatazione della pupilla in assenza di luce e lo riporta alla dimensione “normale”.

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