DL Aiuti bis: la proroga al 31 dicembre dello smart working senza accordo individuale

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
lavorare online smart working

Il decreto DL Aiuti bis diventa legge: nel testo definitivo c’è anche la proroga dello smart working senza accordo individuale fino al 31 dicembre 2022.
Tra le righe del nuovo testo di legge , approvato definitivamente dal Senato, sorprende la proroga fino al 31 dicembre del lavoro agile senza accordo individuale.

Ciò prolunga di altri quattro mesi la procedura accelerata adottata durante la pandemia

Lavoro agile senza approvazione individuale: Ciò è previsto dal nuovo articolo 25 bis (Proroga del lavoro flessibile per i lavoratori del settore privato), in virtù del quale, all’articolo 10, comma 2 bis, non è previsto il decreto-legge 24 marzo 2022. 24, modificato, ai sensi della legge 19 maggio 2022, n. 52, il termine del 31 agosto è sostituito dal 31 dicembre 2022.

Procedura semplificata

Si tratta di uno sviluppo inaspettato dopo che nelle scorse settimane sono state emanate le direttive ministeriali di adeguamento a una nuova procedura semplificata che consentiva la presentazione l’invio massivo dei nominativi dei lavoratori in smart working, ma non on esonerava dalla stipula dell’accordo individuale (di cui all’Articolo 23, comma 1 della L. n. 81/2017).

In ottemperanza a quanto previsto dal Decreto, infatti, per le imprese private, l’invio di un accordo individuale è stato sostituito a partire dal 1° settembre da una comunicazione da parte del datore lavoro, redartta su apposito Modello.

La nuova scadenza elimina  previsto dal DM n. 149 del 22 agosto 2022

In base al vecchio DM i datori di lavoro devono inoltrare la comunicazione entro 5 giorni dall’attivazione, con la sola eccezione della prima applicazione delle nuove regole che vede l’adempimento considerato come assolto se compiuto entro il 1° novembre 2022.

Cosa resta valido?

Lo stesso Decreto Aiuti bis già prevedeva la proroga al 31 dicembre per lavoratori fragili e genitori di figli fino a 14 anni, per i quali è fissata a fine anno la corsia preferenziale per lo svolgimento dell’attività in modalità smart working.

Il lavoro in smart working sembra essere davvero ben accolto dagli italiani, varrà anche in inverno con i costi più alti per riscaldare le abitazioni? Attendiamo.

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