Dividendi e buyback a confronto: cosa conviene di più agli azionisti?

Di Redazione FinanzaNews24 4 minuti di lettura
Finanza ed economia

(BorsaeFinanza.it) La scelta di comprare un’azione in Borsa non è un esercizio molto facile da svolgere per un investitore avveduto, in quanto entrano in gioco molti fattori che dipendono dalle caratteristiche del titolo, dal momento storico, dalle condizioni di mercato e ovviamente dalle preferenze dell’investitore stesso. Un aspetto a cui però si presta normalmente molta attenzione è sulla capacità della società che emette le azioni di remunerare gli azionisti attraverso la distribuzione di dividendi o i piani di buyback (QUI cosa sono)

Solitamente, quando un’azienda stacca costantemente una cedola o avvia spesso programmi di riacquisto di azioni proprie è ben vista dal mercato, non solo perché l’atto viene considerato sintomatico di un buono stato di salute, ma anche perché rappresenta un segno che il reddito e la liquidità creati vengano utilizzati per premiare gli azionisti. In questo è opportuno fare delle distinzioni. Le aziende legate alla crescita difficilmente distribuiscono dividendi, in quanto puntano molto a reinvestire le risorse nella tecnologia, in nuove acquisizioni, in nuove fabbriche, ecc. proprio per fare crescere l’azienda. Mentre le imprese già mature, che hanno un’attività definita e consolidata da molti anni, utilizzano lo strumento del dividendo come forma di ritorno per l’investitore.

Nel primo caso la società mira a remunerare gli azionisti attraverso la crescita di valore delle azioni sul mercato, piuttosto che per effetto dei dividendi. Non di rado, vi sono invece le operazioni di buyback azionario, con le quali si punta a far crescere le quotazioni del titolo in Borsa. Si possono trovare alcune situazioni in cui un’azienda preferisce la formula del dividendo piuttosto che quella del buyback o viceversa, per ragioni particolari. Ad esempio la Berkshire Hathaway del leggendario investitore americano Warren Buffett non ha mai distribuito dividendi, a causa della riluttanza del suo guru alle cedole, che ha sempre considerato inefficienti dal punto di vista fiscale. Al contrario, il conglomerato finanziario attua regolarmente piani di buyback.

Dividendo e buyback: cosa sono realmente

Qualunque sia la modalità di remunerazione per gli azionisti, è bene capire a fondo di cosa si stia parlando spiegando il funzionamento del dividendo e del buyback.

Il dividendo è una quota di utile che alla fine di un esercizio contabile l’azienda decide di distribuire ai suoi azionisti. Quindi, se una società realizza un guadagno netto di 100 milioni di dollari e stabilisce un payout del 50%, significa che 50 milioni di dollari saranno utilizzati per remunerare gli azionisti attraverso lo stacco di una cedola, che verrà pagata dopo che l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio definendo modi e quantità degli utili da distribuire. È bene precisare che la quota di profitto che può essere riservata al dividendo è quella che rimane dopo che la società ha accantonato una parte destinata


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