(Money.it) In molti già sapranno che esiste un’indennità di disoccupazione ad hoc, che prende il nome di Naspi e che, come abbiamo già avuto modo di notare più volte su queste pagine, è un ammortizzatore sociale che viene erogato a favore dei lavoratori dipendenti in vari settori, ma soltanto a specifiche condizioni.
Ebbene, vero è che la legge non prevede solo questa forma di sostegno contro la perdita del lavoro, ma anche altre – rivolte a specifiche categorie di lavoratori. Pensiamo ad es. alla DIS-COLL, ovvero quell’indennità che spetta ai collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, agli assegnisti e ai dottorandi di ricerca con borsa di studio che hanno perso non per loro volontà l’occupazione e che sono iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata Inps.
Ma pensiamo anche alla cosiddetta ’disoccupazione agricola’, ovvero una sorta di programma specifico di sostegno economico per i lavoratori agricoli. Proprio di questa indennità intendiamo parlare nel corso di questo articolo, illustrando gli aspetti chiave della disoccupazione agricola 2023, facendo chiarezza sui requisiti e sul calcolo e vedendo come funziona in sintesi il meccanismo. Ecco i dettagli su come accedere alla prestazione.
Disoccupazione agricola: che cos’è in breve
Iniziamo col dire che l’indennità di disoccupazione agricola consiste in una prestazione economica erogata dall’istituto di previdenza, alla quale hanno accesso i lavoratori agricoli dipendenti e le figure equiparate che non stanno svolgendo attività di lavoro.
Da notare subito che l’indennità in oggetto è erogata per un numero di giornate corrispondenti a quelle lavorate anteriormente, entro il limite massimo di 365 giornate all’anno. Il provvedimento che la introdusse è il decreto legge n. 338 del 1989 e la misura, come abbiamo accennato in apertura, ha la specifica finalità di supportare gli agricoltori che involontariamente si ritrovano senza occupazione, proprio come accade con la Naspi per la generalità dei lavoratori, la DIS-COLL per i collaboratori e l’ALAS per i lavoratori dello spettacolo.
Molto importante ricordare che il pagamento della disoccupazione agricola prevede l’erogazione della misura da parte dell’Inps in un’unica soluzione, a seguito dell’accoglimento della relativa domanda.
Annualmente le cifre del sussidio concretamente versato ai beneficiari sono aggiornati sulla scorta dell’indice Istat dei prezzi al consumo e, per l’anno in corso, l’ammontare massimo della prestazione ammonta a 1.222,51 euro al mese, come evidenziato dall’istituto di previdenza in una recente circolare.
Chi sono i beneficiari
Per scoprire chi sono i potenziali beneficiari della prestazione di sostegno denominata ’disoccupazione agricola’, riportiamo l’elenco dettagliato che in proposito l’Inps ha pubblicato nel suo sito web. Eccolo di seguito.
La disoccupazione agricola spetta ai seguenti lavoratori:
“-* operai agricoli a tempo determinato iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti;
- operai agricoli a tempo indeterminato che vengono assunti o licenziati nel corso dell’anno civile, dando luogo, così, a eventuali periodi di mancata occupazione al di fuori del contratto di lavoro;
- piccoli coloni;
- compartecipanti familiari;
- piccoli coltivatori diretti che integrano fino a 51 le giornate di iscrizione negli elenchi nominativi mediante versamenti volontari.”
Inps nel suo sito web chiarisce anche chi sono i soggetti non beneficiari e, tra essi, riportiamo ad esempio, i lavoratori che hanno svolto prevalentemente, nell’anno o nel biennio antecedente la domanda, attività di lavoro dipendente non agricolo e i lav
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